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Da ormai qualche mese la Procura di Sassari sta effettuando approfondite indagini su un presunto giro di visite e interventi “in nero” all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari. Nel mirino degli inquirenti è finito il direttore della Struttura complessa di Urologia, Massimo Madonia, inserito nel registro degli indagati con l’accusa di peculato.
L’inchiesta, coordinata dalla pm Lara Senatore, va avanti da tempo ed è supportata da intercettazioni telefoniche e ambientali. A far scattare le verifiche sarebbero state numerose segnalazioni giunte da parte di pazienti che denunciavano richieste di pagamenti non ufficiali per visite o interventi in reparto.
Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, Madonia avrebbe incassato somme in nero da persone che, per saltare le liste d’attesa, si sarebbero rivolte direttamente a lui per prestazioni chirurgiche o ambulatoriali all’interno dell’ospedale pubblico.
Nelle scorse ore i Carabinieri del Nas hanno eseguito perquisizioni nell’ufficio del primario e nella sua abitazione, sequestrando una quantità consistente di documenti ritenuti utili all’inchiesta.
Assieme al dirigente medico risultano indagati anche la moglie, Gabriella Tedde, anestesista della stessa Aou, e il segretario personale di Madonia, Francesco Piras.








