Partita dalla Chiesa del Carmelo, dopo la messa commemorativa celebrata dal vescovo di Ozieri Corrado Melis, la fiaccolata in memoria di Marco Mameli ha attraversato ieri sera le vie di Pattada, con in testa al corteo uno striscione: “Giustizia per Marco Mameli”.

Pattada per Marco

Numerosa e sentita la partecipazione. Giovani e adulti, anziani e bambini: il paese natale della fidanzata del giovane ilbonese, Cristina, risponde presente. È la chiusura di un cerchio, dopo le manifetsazioni di Ilbono, Loceri e Bari Sardo, la prova lampante di una Sardegna unita, ma anche arrabbiata, ferita, di fronte al silenzio di chi sa, ma non parla.

Cartelli affissi nelle vie e nelle piazze del paese, maglie celebrative, striscioni e fiaccole, manifesti e commozione. Il corteo, dopo aver attraversato il centro pattadese, si è concluso davanti alla madonnina del quartiere Fronte Concas, dove sono state liberate in cielo le “lanterne volanti”, quasi a voler simbolicamente raggiungere il giovane defunto.

Parrocchia: "Due messaggi: vicinanza e giustizia"

“Una risposta corale, silenziosa, partecipata – scrive la parrocchia di Santa Sabina –. Così possiamo definire la celebrazione della Messa e la fiaccolata che ha attraversato le vie di Pattada. Un duplice messaggio: vicinanza e affetto a chi sta soffrendo per la crudele morte di Marco i genitori, la sorella, i familiari, Cristina, gli amici, e un intero paese. L'altro forte messaggio è contro la violenza, l'odio che semina solo dolore e lacrime. Si attende giustizia. La speranza è che arrivi presto. Grazie a tutti per la presenza”.

Una giustizia per cui la famiglia di Marco non smetterà mai di lottare, affinché venga fatta luce su una vicenda dolorosa per tutta la comunità isolana. A oltre tre mesi di distanza rimane fitto il mistero, ma iniziative sentite come quelle avvenute a Pattada, Bari Sardo, Loceri e Ilbono non possono che rafforzare la speranza che, un giorno, qualcuno trovi forza e dignità per parlare, alleviando le ferite di una famiglia distrutta dal dolore.