La telemedicina si conferma leva centrale per innovare prevenzione, diagnosi e cura e per rafforzare il legame tra ricerca, clinica e territorio. A questi temi è dedicato il convegno in programma venerdì 19 dicembre nell’Aula Magna di Piazza Università a Sassari, focalizzato sul trasferimento tecnologico applicato alla diagnosi precoce in ambito medico.

L’appuntamento, rivolto ai professionisti sanitari, è promosso dall’Università degli Studi di Sassari nell’ambito del progetto TELEMACO-S, in collaborazione con l’Aou di Sassari. Ad aprire i lavori saranno il rettore Gavino Mariotti e il commissario straordinario dell’Aou Mario Carmine Palermo. Responsabili scientifici dell’iniziativa Gavino Casu e Valentina Micheluzzi.

«Il progetto TELEMACO-S si inserisce pienamente nella strategia dell’Ateneo orientata allo sviluppo di iniziative di ricerca e innovazione strettamente connesse ai bisogni del territorio e alla dimensione del servizio pubblico», ha dichiarato Mariotti, sottolineando come la telemedicina rafforzi il rapporto tra università, sanità e cittadini. Per Palermo «la telemedicina rappresenta una delle sfide più importanti per garantire una sanità moderna, equa e realmente vicina ai cittadini», capace di tradurre il trasferimento tecnologico in strumenti concreti per diagnosi precoce e assistenza territoriale.

Interverrà anche Antonio Vittorino Gaddi, presidente della Società Italiana di Telemedicina, che formalizzerà il sostegno all’iniziativa. Il convegno chiude il ciclo “Tecnologia e medicina di precisione: nuovi percorsi per la sanità in Sardegna”, avviato il 9 e 16 dicembre, dedicato a intelligenza artificiale, integrazione ospedale–territorio, teleriabilitazione e valorizzazione della ricerca.

«I seminari – ha spiegato Casu – hanno offerto l’opportunità di presentare risultati e obiettivi del progetto TELEMACO-S» in numerosi ambiti clinici. Micheluzzi ha evidenziato il valore di un confronto multiprofessionale e multidisciplinare. Finanziato con oltre 13 milioni di euro dal PNRR, TELEMACO-S punta a trasformare i percorsi di cura attraverso servizi essenziali di telemedicina e modelli organizzativi centrati sul paziente. «TELEMACO-S rappresenta un’infrastruttura strategica per l’innovazione clinica e assistenziale della Sardegna», ha concluso Salvatore Masala.