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La Forestale lo teneva sotto osservazione da mesi. Le immagini di due telecamere di videosorveglianza, installate lungo la provinciale 43, avevano immortalato più volte la sua auto transitare nei pressi di luoghi che, poco dopo, venivano divorati dalle fiamme. Per seguirne gli spostamenti, gli investigatori avevano piazzato anche un localizzatore satellitare sul veicolo.
Il 15 luglio scorso, in località Mula Menteda–Paule Renu, il sospetto si è trasformato in fermo: dieci minuti dopo l’innesco di un incendio, l’uomo — un allevatore 50enne di Bonorva — è stato bloccato mentre si trovava ancora nella zona. Addosso gli sarebbe stato trovato un rudimentale congegno per appiccare il fuoco: una sigaretta con infilzato un fiammifero, avvolto in carta per scontrini.
Secondo l’accusa, sarebbe lui il responsabile di almeno sette roghi dolosi nel territorio comunale: tre nell’estate 2024 e quattro tra giugno e luglio di quest’anno. Le fiamme hanno devastato complessivamente oltre 300 ettari di pascoli, boschi e terreni agricoli.
Su disposizione del gip di Sassari, Giuseppe Grotteria, il 50enne si trova ora agli arresti domiciliari. Difeso dall’avvocato Fabrizio Manai, nega ogni addebito.