Un importante intervento di prelievo di fegato, da donatore a cuore fermo, è stato recentemente portato a termine con successo a Sassari grazie alla collaborazione tra l'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari e l'Arnas G. Brotzu di Cagliari. Questo traguardo significativo per la sanità regionale è stato reso possibile grazie alla generosa decisione presa in vita da un paziente deceduto nel reparto di Terapia intensiva del Santissima Annunziata. L'efficacia di questo modello organizzativo, basato sulla sinergia tra professionisti e strutture sanitarie, è stata confermata dal successo dell'intervento.Il prelievo è stato reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra il team della Terapia intensiva e il Coordinamento locale dell'AOU di Sassari, in coordinamento con la Struttura complessa di Cardiochirurgia del Brotzu, supportata dal Coordinamento trapianti interno. Il tutto è avvenuto sotto la supervisione del Centro regionale trapianti e in pieno accordo con la rete nazionale coordinata dal Centro nazionale trapianti.La donazione a cuore fermo, che si differenzia dal più comune prelievo da donatore in morte cerebrale, rappresenta una procedura sempre più diffusa e che offre nuove opportunità di trapianto per i pazienti in attesa. La perfetta integrazione delle competenze cliniche e tecniche dei vari professionisti coinvolti, come rianimatori, cardiochirurghi, perfusionisti e operatori del coordinamento trapianti, è stata fondamentale per il successo dell'intervento.Il lavoro di squadra è stato guidato dalla coordinatrice locale di Sassari Paola Murgia, dal direttore della Terapia Intensiva del Santissima Annunziata Leonardo Bianciardi e dal team dell'Arnas G. Brotzu, sotto la guida del commissario straordinario Maurizio Marcias. Anche il contributo del responsabile del Coordinamento Trapianti dell'ARNAS, Antonio Manti, del direttore della Cardiochirurgia Emiliano Cirio e del perfusionista Salvatore Di Lallo è stato determinante nelle fasi delicate della procedura.L'intero processo è stato coordinato con precisione dal Centro regionale Trapianti, diretto da Lorenzo D'Antonio, con il supporto operativo della responsabile della Centrale Operativa regionale Francesca Zorcolo.