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Ieri a Milano, durante il G20 Spiagge, i rappresentanti dei 24 comuni costieri italiani Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castagneto Carducci, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Piombino, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Senigallia, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste, hanno respinto con fermezza e convinzione la proposta di modifica della tassa di soggiorno nel Paese.
È stato spiegato che ogni amministrazione applica questa imposta in base alle esigenze della propria comunità, giustificando ogni spesa e rendendo conto direttamente ai cittadini che l'hanno votata e alle imprese turistiche locali che generano reddito. Considerando che i bilanci comunali sono già molto limitati (e alcuni ritengono che una parte dell'IMU dovrebbe rimanere a disposizione dei comuni), è essenziale aumentare gli investimenti per mantenere il settore turistico come pilastro dell'economia nazionale. Solo così sarà possibile restare competitivi e attrattivi sul mercato internazionale e nazionale.
“Se crediamo che il settore turistico sia importante, la tassa di soggiorno consente di rendere le comunità marine delle vere comunità accoglienti. Già bilanciamo le esigenze delle città: non ci possono togliere questa tassa. I Comuni la applicano e rispondono direttamente ai cittadini che li votano”. Queste considerazioni sono espresse all’unisono dai primi cittadini che esprimono un forte timore rispetto alla modifica dell’imposta.
Un altro argomento portato all’attenzione del tavolo del G20Spiagge ha riguardato il tema dell'applicazione della direttiva dell'Unione europea 2006/123/CE, meglio nota come "Bolkestein". Nel corso della discussione sono emersi i differenti approcci adottati sui territori costieri italiani per l'assegnazione delle concessioni demaniali scadute, processi che in alcuni casi non sono ancora stati avviati.
“È’ un tema di importanza strutturale per l’intera costa italiana – conclude Roberta Nesto, coordinatrice nazionale del G20Spiagge e Sindaco di Cavallino Treporti – e il network dei sindaci è stato riconosciuto quale soggetto che da ora porterà le proprie esperienze e posizioni al tavolo nazionale indicato dal Governo sul demanio”.
“La decisione, così come proposta, ci preoccupa. La tassa di soggiorno dovrebbe servire per aumentare la qualità dei servizi dei Comuni, migliorare l’efficienza della nostra ricettività e dell’accoglienza. Ed è quindi una decisione che spetta ai Comuni, sulla base dei programmi e della condivisione che ne fa con le categorie produttive e con i cittadini”, afferma il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto.
In conclusione, i sindaci del G20Spiagge attendono i provvedimenti che il Governo ha promesso per la fine del 2025, chiedono chiarezza sull’indennizzo, che a oggi non c’è stata, e annunciano il loro impegno per la tutela di tutti gli investimenti sia pubblici che privati.






