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I dirigenti medici e sanitari dell’Aou di Sassari hanno deciso di alzare il livello della protesta. L’assemblea ha infatti conferito mandato alle organizzazioni sindacali per proclamare lo stato di agitazione, denunciando una serie di criticità che si trascinano da anni.
A motivare la decisione, spiegano in una nota congiunta Giovanni Pala di Aaroi-Emac, Michele Bottaru di Cimo Medici, Pierluigi Tilocca di Cimo-Fesmed, Francesco Marras di Anaao Assomed, Daniela Sanna di Fassid, Myriam Pastorino di Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Claudio Spartà di Cisl Medici, Franco Piredda di Uil Fpl medici e Filippo Porcu di Fvm Smi, sono il “mancato pagamento delle indennità di risultato degli anni 2023, 2024 e 2025, oltre che degli anni dal 2012 al 2017; la cancellazione delle ore di lavoro eccedenti accumulate tra il 2018 e il 2024; e infine la mancata distribuzione dei buoni pasto”.
Secondo quanto riferito dalle nove sigle sindacali, da tre anni i dirigenti sanitari non percepiscono la retribuzione accessoria, con pesanti ricadute economiche. La direzione dell’Aou, viene spiegato, attribuirebbe il mancato pagamento alla ripetuta assenza di certificazione da parte del collegio dei revisori dei conti.
Il malcontento, aggiungono i sindacati, sarebbe stato ulteriormente alimentato dalla gestione dei cartellini orari da parte dell’amministrazione, che non riconoscerebbe le ore aggiuntive svolte, pur essendo state prestate gratuitamente dai lavoratori. Le organizzazioni sindacali dichiarano infine la disponibilità a un confronto per individuare soluzioni alle criticità segnalate e per tutelare i diritti degli iscritti nelle sedi competenti.











