Oltre 200 chilogrammi di pesce rubato e 360mila euro in contanti è il bilancio di un'indagine da parte della Polizia di Stato di Oristano, insieme alla Procura locale, su furti commessi ai danni di un'importante azienda ittica della zona.

Nel pomeriggio dello scorso 28 luglio, sono state effettuate perquisizioni e sequestri nei confronti di quattro persone che sarebbero coinvolte nell'inchiesta, partita da una denuncia del proprietario dell'azienda, che ha rivelato un'attività sospetta legata alla gestione delle partite di pesce uscente dallo stabilimento aziendale.

Grazie all'utilizzo di strumenti tecnologici e a servizi di osservazione prolungati, è emersa l'esistenza di un canale parallelo di distribuzione del pesce rubato. Durante le perquisizioni presso le abitazioni, i depositi e i veicoli degli indagati, sono state trovate 40 casse di pesce senza etichettatura, simili a quelle utilizzate dall'azienda danneggiata. Inoltre, durante l'operazione è stato scoperto un nascondiglio con 360mila euro in contanti in una delle abitazioni, provenienti dalla vendita non tracciata del pesce rubato.

Il pesce è stato restituito all'azienda, mentre una parte alla ASL, che se perfettamente idoneo al consumo. Il sequestro amministrativo è stato attuato poiché si trovava temporaneamente in un deposito non autorizzato.

L'indagine è ancora in corso per identificare i ruoli dei soggetti coinvolti e verificare la presenza di altri complici o canali di distribuzione non autorizzati.