Un’economia che resiste e cresce, ma che deve fare i conti con una struttura ancora troppo fragile. È la fotografia scattata dal Rapporto sull’economia della provincia di Nuoro – Terzo trimestre 2025 dell’Osservatorio Economico della Camera di Commercio: un territorio dinamico, con buone performance su occupazione, export e imprenditoria femminile e giovanile, ma ancora segnato da squilibri e micro-imprese poco competitive.

A fine 2024 le aziende attive erano 27.745 (+0,2%), con un aumento delle società di capitali (+4,1%) e delle imprese femminili (24,4%). L’occupazione cresce del +1,7% in un anno, con un +7,8% nel primo trimestre 2025, ben oltre la media nazionale. Trainano i servizi alle imprese (+10,7%), i trasporti (+9,2%) e il turismo (+3,8%), settori che registrano anche alti livelli di redditività (ROE fino al 19,1% per le costruzioni).

Le esportazioni segnano un balzo del +176,8% e gli utili netti delle imprese raddoppiano in due anni, passando da 24,9 a 56,8 milioni di euro. Nuoro conferma inoltre un’elevata resilienza: il 76,8% delle aziende nate nel 2021 è ancora attivo, con punte del 95,2% nei trasporti.

Restano tuttavia criticità strutturali: bassa natalità imprenditoriale (-17,2% di nuove iscrizioni nel 2025), prevalenza di micro-imprese (82,6% del totale), manifatturiero poco redditizio (ROE 2,3%) e credito in calo (-3,7%).

«L’economia nuorese dimostra capacità di tenuta e vivacità – spiega Maria Luisa Ariu, responsabile dell’Osservatorio – ma rischia di restare ancorata a una struttura frammentata. Serve un cambio di paradigma: più innovazione, credito accessibile e sostegno a giovani e donne, per trasformare la sopravvivenza in sviluppo».