La Sardegna ha messo in mostra i suoi tesori al World Tourism Event, ospitato il 25 e 26 settembre nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia. Al centro dell’attenzione le Domus de Janas, entrate lo scorso 12 luglio nella World Heritage List come 61° sito italiano UNESCO. Un riconoscimento che ha reso lo stand regionale uno dei più visitati della manifestazione dedicata ai luoghi patrimonio dell’umanità.

Accanto alle antiche tombe ipogeiche neolitiche, uniche al mondo, lo spazio espositivo ha presentato anche gli altri beni già riconosciuti dall’UNESCO: il complesso nuragico di Barumini, il canto a tenore, la Faradda de li Candareri di Sassari e la riserva della biosfera del Parco di Tepilora.

«Le Domus de Janas rappresentano un riconoscimento di valore straordinario per la nostra Isola – ha dichiarato l’assessore al Turismo Franco Cuccuredduper due motivi in particolare: sono uno dei pochi siti preistorici italiani inseriti nella lista UNESCO e permettono all’Italia di rafforzare il suo primato mondiale, con 61 siti, davanti alla Cina ferma a quota 60. Le “case delle fate” raccontano una storia millenaria di spiritualità, archeologia e identità».

Durante l’evento è stato presentato anche un progetto digitale curato con Skylab Studios, che ha permesso ai visitatori di vivere un viaggio immersivo nelle necropoli di Montessu, Anghelu Ruju, Sos Furrighesos e altri siti, grazie a realtà virtuale e contenuti interattivi.

«Le Domus de Janas – ha aggiunto Renato Tomasi, responsabile del Settore Valorizzazione Territorialesi inseriscono a pieno titolo nel modello di turismo lento che stiamo costruendo».

Un’occasione che ha confermato la Sardegna come protagonista del turismo culturale internazionale.