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Nel corso del 2024, le famiglie sarde hanno investito un totale di 1 miliardo e 654 milioni di euro in beni durevoli, registrando un aumento del +3,6% rispetto all'anno precedente. Questi dati emergono dall'Osservatorio annuale Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. La regione della Sardegna si colloca al penultimo posto in termini di crescita a livello nazionale, con un tasso di crescita inferiore alla media italiana del +4,5%.
Secondo Claudio Bardazzi, responsabile dell'Osservatorio Findomestic "la spesa è stata sostenuta soprattutto dai comparti legati alla mobilità: +11,8% per le auto nuove, +5,1% per quelle usate e +7% per i motocicli". Tuttavia, auto usate e due ruote restano sotto la media nazionale e del Mezzogiorno. In totale, sono stati investiti complessivamente 937 milioni di euro nel settore motori: 321 milioni per auto nuove, 571 per usate e 45 per motocicli".
Nel settore dell'arredamento, i mobili rimangono la categoria principale con un valore di 364 milioni di euro, registrando una leggera diminuzione dello 0,6%. Seguono la telefonia con 139 milioni (-2,6%) e gli elettrodomestici con 135 milioni (+2,6%). In calo invece l'information technology con 42 milioni (-6,8%) e l'elettronica di consumo con 37 milioni (-5%). Nel corso del 2024, le famiglie sarde hanno speso in media 2.210 euro per beni durevoli, un importo quasi in linea con la media del Mezzogiorno ma inferiore alla media nazionale di 2.736 euro. Cagliari si conferma come la provincia con la spesa pro capite più elevata, raggiungendo i 2.472 euro per famiglia e posizionandosi al 75º posto su 107 province italiane. Al contrario, Sud Sardegna (2.071 euro) e Oristano (2.092 euro) registrano i livelli di spesa più bassi, collocandosi rispettivamente al 99º e 98º posto nella classifica provinciale. Riguardo agli acquisti, si osserva un aumento percentuale significativo a Oristano (+5,2%) e Sassari (+3,9%), mentre Sud Sardegna e Nuoro registrano incrementi più contenuti.