Sono stati notificati diversi fogli di via agli attivisti che il 31 agosto avevano preso parte a un presidio pacifico davanti all’aeroporto di Olbia, per contestare la presenza di numerosi militari israeliani giunti in Sardegna con il volo diretto da Tel Aviv. Il provvedimento impone ai manifestanti l’allontanamento per un anno dal territorio comunale, motivato – si legge – dall’“inclinazione a condotte che mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.

Durissima la reazione del consigliere regionale Valdo Di Nolfo, che ha espresso «totale solidarietà e vicinanza alle e ai manifestanti che hanno semplicemente esercitato il diritto a manifestare, diritto garantito a tutte e a tutti dalla nostra Costituzione».

Secondo l’esponente politico, «il provvedimento utilizzato è assolutamente pretestuoso e strumentale: ancora una volta è chiara la scelta del governo di reprimere ogni manifestazione in solidarietà al popolo palestinese vittima di genocidio. Ancora una volta è chiara la posizione del Governo Meloni e del Ministro Piantedosi di sostenere il governo genocida di Netanyahu».

Di Nolfo ha inoltre attaccato l’esecutivo per la gestione della vicenda: «Ci chiediamo chi abbia dato indicazioni alle forze dell’ordine di notificare i fogli di via. Una scelta che rappresenta chiaramente la volontà di intimidire i manifestanti presenti e scoraggiare la partecipazione e l’estensione delle manifestazioni a sostegno del popolo palestinese. Credo che il Governo Meloni debba dare delle spiegazioni importanti alla Sardegna sulla presenza dei militari israeliani in vacanza invece di provare a silenziare, con la sua politica repressiva, la voce dei manifestanti che esercitano solo un diritto costituzionale».