Sedici anni di reclusione per Mario Masala, il 40enne di Sassari accusato dell'omicidio volontario di Tonino Pirastru, pensionato di 76 anni travolto e ucciso a Liscia di Vacca, località di Porto Cervo, da un furgone guidato dall'imputato il 3 luglio del 2024. È questa la richiesta di condanna formulata questa mattina dalla pm del tribunale di Tempio Pausania, Claudia Mancini.

Il processo si sta svolgendo con rito abbreviato davanti al gip Alessandro Cossu. Si tornerà in aula il 15 luglio prossimo, quando la parola passerà alle parti civili, gli avvocati Elias Vacca ed Ezia Orecchioni, alla difesa, rappresentata dai legali Nicola Sarra e Gian Carlo Frongia.

Masala oggi era presente in aula e ha fatto alcune dichiarazioni nelle quali ha ribadito la sua versione di sempre: e cioè di aver dovuto sterzare bruscamente per evitare di travolgere un animale che stava attraversando la strada nei pressi dell'abitazione di Pirastru. Ma i rilievi effettuati sul posto dagli agenti della polizia stradale di Olbia e dai vigili del fuoco, intervenuti per estrarre il corpo di Pirastu rimasto incastrato sotto al furgone, hanno da subito accertato tutta un'altra dinamica. Per la Procura, l'imputato ha travolto e ucciso il pensionato volontariamente per rivalità di vicinato, risulta anche che alcune ore prima dell'investimento i due abbiano avuto una lite furibonda.