Nel giorno dell’ultimo saluto a Gaia Costa, la giovane di Tempio Pausania travolta e uccisa a Porto Cervo mentre attraversava sulle strisce pedonali, don Efisio Coni ha lanciato un monito forte e lucido alla comunità, quello alla prudenza. "Soprattutto quando siamo alla guida. In una società dove tutto corre e anche noi corriamo, presi dalla fretta e dal voler giungere dappertutto, ricordiamo che c’è sempre un altro sulla nostra via con la sua vita, i suoi affetti, il suo futuro", ha detto il sacerdote.

Parole pronunciate durante l’omelia funebre, davanti a centinaia di persone raccolte in silenzio e dolore attorno alla bara della 24enne. Un appello alla prudenza, al rispetto della vita altrui, in un’epoca segnata dalla distrazione e dalla fretta.

"Un segno dei nostri tempi è quello di correre, senza arrivare da nessuna parte, passando frettolosamente, senza neppure accorgerci che accanto a noi vi sia un altro. Corriamo vedendo, ma non guardando, sentendo ma non ascoltando".

Un invito, quello di don Efisio, a cambiare prospettiva: "Alla fine della vita non ci sarà chiesto conto di quante cose abbiamo fatto, ma di come le abbiamo fatte".

Nel ricordare Gaia, il sacerdote ha parlato anche della responsabilità che ognuno porta con sé quando è alla guida: Le nostre automobili, pur sicure, sono un’arma pericolosissima. E se da un lato c’è la propensione naturale a pensare alla propria incolumità, dall’altro c’è l’imperativo morale del rispetto e della salvaguardia dell’altro".

Un pensiero che si è allargato anche a Sami Aiy Oufkir e Fares Hossameldin Abdelgelil, morti nel terribile schianto ad Arzachena: "Permettetemi di pensare e pregare anche per le famiglie della nostra Gallura che piangono altre due giovani vite precocemente spezzate".

"Siamo qua oggi, attoniti, atterriti, impietriti davanti a questa bara, dove giace esanime il corpo di Gaia".

Secondo quanto emerso dall’autopsia eseguita ieri pomeriggio, Gaia Costa è morta in seguito a un grave trauma cranico causato dall’impatto con l’asfalto, dopo essere stata investita da una Bmw X5. Alla guida del SUV, la manager tedesca Vivian Spohr, moglie del presidente della compagnia aerea Lufthansa, Carsten Spohr. L’incidente è avvenuto martedì scorso a Porto Cervo.