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Un’intera comunità si è stretta oggi attorno alla famiglia di Gaia Costa, la giovane di 24 anni travolta e uccisa mentre attraversava sulle strisce pedonali a Porto Cervo. Nella cattedrale di San Pietro, a Tempio Pausania, si è celebrato l’ultimo, commosso saluto alla ragazza amata da tutti per la sua dolcezza, il suo entusiasmo e l’amore per i bambini, "che non erano solo un lavoro, ma una vera passione", ha sottolineato don Efisio durante l’omelia, rivolgendo parole cariche di dolore, ma anche di tenerezza e speranza.
"Gli occhi, il sorriso splendente erano lo specchio della sua bellezza interiore. Gaia amava la vita e l’ha vissuta appieno. Lascia in chi l’ha amata quella allegria che la caratterizzava, la dolcezza di una carezza".
Un invito, forte e diretto, è stato rivolto a tutti sulla necessità di prudenza alla guida: "Presi dalla fretta, dimentichiamo che sulla nostra strada c’è sempre qualcun altro. Corriamo vedendo ma non guardando, sentendo ma non ascoltando. Le nostre automobili possono diventare un’arma pericolosissima".
"La morte di Gaia ci insegna che non sappiamo quanto possa durare la nostra vita. Non rimandiamo ciò che possiamo fare oggi - ha aggiunto ancora il parroco -. Siamo attoniti, atterriti e impettiti di fronte a questa bara. Non avremo risposte, solo false illusioni".
Gaia avrebbe compiuto 25 anni il 31 agosto. Un dolore troppo grande per i genitori, Debora e Alfredo, e per il fratello Roberto. "Di Gaia mancherà tutto - ha detto il parroco - non esiste parola che possa racchiudere il dolore per la perdita di un figlio. Per Roberto non solo una sorella, ma un’amica, una confidente speciale".
Presenti il gruppo folk Città di Tempio e "Quartiere Villanova" di Cagliari in abito tradizionale.
Le parole del sindaco, Gianni Addis.
L'autopsia
Gaia Costa è morta in seguito a un grave trauma cranico riportato nell’impatto con l’asfalto, dopo essere stata investita dalla Bmw X5 guidata da Vivian Spohr, manager tedesca e moglie del presidente di Lufthansa, Carsten Spohr. È quanto emerso dall’autopsia eseguita ieri pomeriggio sul corpo della 24enne di Tempio Pausania, deceduta martedì scorso a Porto Cervo.
L’esame autoptico è stato effettuato presso l’Istituto di medicina legale di Sassari dall’anatomopatologo Salvatore Lorenzoni, incaricato dalla Procura di Tempio Pausania. Presenti anche Francesco Serra, consulente nominato dalla famiglia della vittima, ed Ernesto D’Aloja, nominato dalla difesa della donna indagata, rappresentata dagli avvocati Angelo Merlini e Alessandro Vitale.
Al termine dell’esame, la salma è stata restituita alla famiglia. Il funerale si è svolto oggi a Tempio Pausania, nella cattedrale di San Pietro.