Arriva una segnalazione sindacale sulle condizioni di lavoro dei Carabinieri impegnati nel servizio di ordine pubblico durante la tappa del Campionato Mondiale Rally in Sardegna. A sollevare il caso è il Sindacato Indipendente Carabinieri (SIC), che denuncia “disparità di trattamento” e “mediocri condizioni di lavoro” rispetto alle altre forze di polizia.

“Urge far chiarezza su quanto accaduto nella giornata di ieri ai Carabinieri impiegati nel servizio di ordine pubblico per la tappa del Campionato Mondiale Rally. Carabinieri impiegati 12 ore sotto il sole con due panini e un litro di acqua: si assumano immediati provvedimenti”, dichiara il Segretario Generale Regionale del SIC Sardegna, Michele Tangianu.

Il sindacato evidenzia come, a differenza dei colleghi della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza che hanno potuto consumare un pasto caldo presso un punto di ristoro, i Carabinieri abbiano ricevuto “un sacchetto del tutto insufficiente in rapporto alle ore d’impiego e alle condizioni difficili, in ragione delle alte temperature e delle ore di servizio da svolgere”.

Il SIC Sardegna denuncia quindi un trattamento discriminatorio e chiede “basta a questi soprusi”, sottolineando di aver già attivato la Segreteria Nazionale per ottenere “un intervento risolutivo da parte dell’Amministrazione”.

“È ora di cambiare passo, lo status militare non sia più un ostacolo ai diritti dei militari dell’Arma dei Carabinieri. Medesimo impiego, medesime condizioni”, conclude Tangianu.

Il comunicato arriva in un contesto di grande attenzione mediatica legato al Rally di Sardegna, un evento sportivo di richiamo internazionale che, ogni anno, coinvolge centinaia di operatori delle forze dell’ordine e migliaia di appassionati.