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Mariano Pasqualone, per anni alla guida di Sardegna Resorts, è stato assolto oggi dalla Corte d’appello di Sassari dall’accusa di corruzione. Il manager, che ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato fino al 2016 nella società del gruppo Smeralda Holding, era finito sotto processo per un presunto pagamento di 75mila euro al Comune di Arzachena, somma che secondo l’accusa sarebbe servita a finanziare l’assunzione estiva di vigili urbani incaricati di vigilare sul territorio del Consorzio Costa Smeralda e, contestualmente, a “condizionare” l’operato della polizia municipale per evitare controlli edilizi negli hotel Romazzino, Pitrizza e Cervo.
In primo grado il tribunale di Tempio Pausania aveva dichiarato la prescrizione, ma la difesa – con l’avvocata Antonella Cuccureddu – aveva scelto di appellare la decisione per ottenere il riconoscimento pieno dell’innocenza. La Corte d’appello ha ora accolto quella richiesta, assolvendo anche le società Sardegna Resorts e Land Holding, rappresentate dai legali Pezzali e Raffaeli.
Resta invece aperto il procedimento nei confronti del presunto corrotto, Giovanni Mannoni, all’epoca comandante della polizia municipale di Arzachena e oggi responsabile della polizia locale di Olbia: rinunciò alla prescrizione e il suo processo prosegue a Tempio Pausania.
“In questi lunghissimi 13 anni sono stato raggiunto da ben 17 capi di imputazione, una mole di accuse che avrebbe piegato chiunque – commenta Pasqualone – e che ha inciso in modo devastante non solo sulla mia vita, ma anche su quella dei miei affetti più cari. Oggi si è arrivati finalmente alla conclusione e anche in questo caso, come per tutti i precedenti, sono stato assolto: le accuse si sono rivelate tutte clamorosamente infondate”. Il manager ringrazia l’avvocata Cuccureddu “per il sostegno in tutti questi anni”, augurandosi che “nessun altro cittadino debba vivere un’esperienza così devastante”.






