PHOTO
In Sardegna, il numero di focolai di dermatite nodulare nei bovini ha raggiunto quota 29, con un totale di 184 capi affetti, 31 decessi e 447 abbattuti.
Per affrontare questa situazione, sono state consegnate oggi 300mila dosi di vaccino per proteggere tutti i bovini dell'Isola, che saranno prontamente distribuite alle Asl per avviare la campagna di vaccinazione tramite i servizi veterinari nelle prossime ore.
"La dermatite nodulare bovina (LSD) è una malattia di Categoria A, secondo il Regolamento (UE) 2016/429 (Animal Health Law) e pertanto disciplinata dal Regolamento di esecuzione (UE) 2020/687. Questo vuol dire che per i focolai che stanno colpendo la Sardegna, è obbligatorio seguire la procedura sanitaria della UE, che non consente deroghe arbitrarie - spiega Gianluca Mandas, del Movimento Cinquestelle e segretario della commissione Agricoltura del Consiglio regionale - Le misure previste includono isolamento immediato dell'azienda focolaio; Delimitazione di zona infetta e zona di sorveglianza; Abbattimento obbligatorio di tutti gli animali sensibili presenti nell'allevamento colpito, senza eccezioni (art. 29 Reg. UE 2020/687); blocco delle movimentazioni; attivazione della vaccinazione d'emergenza su scala regionale; misure di biosicurezza e controllo dei vettori. Nessuna regione può 'scegliere' un approccio diverso. Non esistono scorciatoie. Chi fa credere questo mente sapendo di farlo".
"La Commissione Europea, con la Decisione UE 2025/1318, ha formalizzato il blocco dei movimenti di bovini dalla Sardegna verso il continente e gli altri Stati membri - continua - La Regione Sardegna ha attivato da subito una task force tecnica, in coordinamento con il ministero della Salute e la Commissione Ue".