Nuova stagione difficile per l’agricoltura nel Sud della Sardegna. A denunciarlo è Coldiretti Cagliari, che segnala “una riduzione del 30% delle risorse idriche per la stagione irrigua 2025, con una perdita stimata di 5mila ettari coltivati e 40 milioni di euro in fumo”. Numeri pesanti che aggravano ulteriormente una situazione già critica.

"Si attende un'altra stagione difficilissima per le aziende agro-pastorali della Sardegna meridionale", sottolinea l’organizzazione, che ha elaborato i dati Adis-Istat. Il taglio delle dotazioni idriche da parte del Consorzio di Bonifica del Sud Sardegna, “seppur ridotto rispetto all’iniziale previsione del -50%, resta al 30%, con ricadute gravi per l’intero sistema produttivo”.

Il mancato reddito diretto per le imprese agricole sfiora i 26 milioni di euro, mentre l’indotto ne perde altri 10, per un totale di circa 40 milioni solo nel 2025. “Numeri drammatici se sommati all’anno precedente, con almeno 80 milioni persi in due stagioni e troppe unità lavorative svanite”, avverte Coldiretti.

Il presidente Giorgio Demurtas lancia un appello alla Regione: “Servono interventi strutturali e risorse immediate. Bisogna agire con urgenza, con misure tempestive ed efficaci per salvare le imprese e tutelare il futuro dell'agricoltura nel territorio. Per questo è necessario pianificare azioni e opere strategiche”.