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La protesta degli operatori socio-sanitari sotto il Consiglio regionale a Cagliari continua, con i lavoratori che chiedono la stabilizzazione e che dormono nelle tende sotto i portici.
Durante la notte scorsa, però, ci sarebbero stati momenti di tensione e paura quando, secondo quanto riferito dagli stessi operatori, un gruppo di turisti stranieri avrebbe agitato le tende dove dormivano alcune lavoratrici, generando panico e richieste di aiuto. A intervenire in loro soccorso alcune guardie in servizio davanti al palazzo regionale, mentre le donne sarebbero rimaste chiuse nelle tende senza alcun contatto diretto con i turisti.
"Il silenzio della politica continua - si legge in una nota - assordante, vuoto, capace di erodere pezzo dopo pezzo la speranza di chi da tre settimane vive accampato sotto il Consiglio regionale. Il picchetto prosegue, ma non potrà durare in eterno il silenzio degli operatori socio-sanitari. Ci hanno letteralmente abbandonati al nostro destino, dopo averci sfruttati quando nessuno voleva occuparsi dei malati di Covid, quando la malattia era sconosciuta e non esisteva alcun protocollo. Allora ci dissero: nessuno verrà lasciato indietro. Ci dissero: i vostri sforzi verranno riconosciuti. E invece, come nelle peggiori storie all'italiana, ci ritroviamo mestamente davanti a un bivio: quello che taglia fuori proprio noi, gli stessi operatori senza i quali i Livelli Essenziali di Assistenza non sarebbero mai stati garantiti".
Gli operatori hanno promosso una raccolta firme perché "la nostra voce non resti isolata, ma si trasformi in un coro più forte, capace di arrivare fin dentro le stanze della politica".