"La nostra scuola è in lutto. Siamo tutti sconvolti per la tua perdita, Mariano".

Comincia così la toccante e bellissima lettera, che arriva forte come un pugno allo stomaco, scritta a nome dei compagni e dei professori dell'Istituto superiore "A. Meucci -E. Mattei" di Cagliari, dedicata a Mariano Olla, il 16enne cagliaritano trovato morto sabato 14 giugno, intorno alle 7:00, riverso in acqua a pochi metri dalla riva nella spiaggetta del parcheggio Cuore, tra il porticciolo di Su Siccu e la passeggiata sul mare di Sant’Elia. 

"Venerdì sera, mentre voi ragazzi eravate a festeggiare, anche noi prof abbiamo festeggiato: avevamo finito gli scrutini, e per te erano andati bene - prosegue la lettera - Non è stato un anno facile, la terza: professori nuovi, materie nuove, la voglia di giocare e chiacchierare coi compagni, anche durante la lezione.
Non era difficile, però, entrare in relazione con te: bastava sorridere, essere gentili e tu ricambiavi, con spontaneità e dolcezza".

Le lezioni terminate da poco, i primi giorni di un'estate che a 16 anni dovrebbe essere una delle più spensierate nella vita, e Mariano purtroppo non c'è più, un lutto che ha sconvolto tutta la comunità cagliaritana e l'intera Sardegna.

"L’atteggiamento di chi non si interessa a nulla di ciò che si fa in classe si alternava ad altri momenti in cui avevi la forza e il coraggio di chiedere aiuto: non avevi paura di raccontare le tue difficoltà nell’affrontare certi argomenti, certe materie. Eri forte, perché ci vuole forza, per chiedere aiuto", prosegue la lettera, descrivendo un ragazzo forte e sensibile al tempo stesso -. Altre volte ti scoraggiavi, e allora bisognava insistere, per farti lavorare, ed era una soddisfazione immensa quando ti avvicinavi alla cattedra per consegnare il compito e dicevi 'Prof, mi sono impegnato'".

"Vederti passare dall’indifferenza all’impegno. Vederti arrivare alla cattedra col quaderno in cui avevi svolto il lavoro richiesto. Sentirti dire, dopo l’ultima verifica dell’anno 'Prof., io non rispondo, quando fa le domande, perché sono timido, ma l’ho ascoltata, tutto l’anno'", prosegue la lettera.

"Ci tenevi a essere promosso. Volevi trovare un lavoro estivo, e volevi essere tranquillo.
Quando ci siamo salutati, l’ultimo giorno, avevi ancora qualche dubbio: 'Prof, ma con lei ho la sufficienza?' Vedi tu! Ancora dubbi, e paura. Stai tranquillo, cucciolo. Ecco, stai tranquillo, cucciolo. Non più dubbi, non più paura di non farcela. Ci mancherai, cucciolo", conclude la missiva.

MORTE DI MARIANO: COSA SAPPIAMO

La notte prima di essere trovato privo di vita, Mariano avrebbe partecipato a una festa in spiaggia con altri ragazzi, sia minorenni che maggiorenni, e pare che qualcuno lo abbia visto dirigersi verso l'acqua. Non sarebbe più tornato indietro.

Una ricostruzione che lascia ancora tanti interrogativi: perché nessuno si è accorto di ciò che stava accadendo? E perché nessuno, quella notte, ha cercato Mariano? A trovare il corpo del ragazzo, alle prime luci dell’alba, infatti, sono stati alcuni pescatori.

Una morte avvolta nel mistero, che alimenta dubbi e rimorsi. Gli esami autoptici dal medico legale Roberto Demontis hanno accertato il decesso per annegamento, senza rilevare nessun segno di violenza sul corpo.