La lotta contro l'inquinamento luminoso lungo le coste e sulle spiagge della Sardegna è un obiettivo prioritario per preservare il successo riproduttivo delle tartarughe marine. Le femmine adulte evitano le spiagge troppo illuminate, mentre i piccoli appena nati possono essere disorientati dalle luci artificiali, mettendo a rischio la loro vita.

La Sardegna si impegna attivamente nel contrastare questo fenomeno attraverso il protocollo 'Comuni amici delle tartarughe' promosso da Legambiente. Più di 100 comuni in Italia, di cui 10 in Sardegna tra cui San Teodoro, Domus de Maria, Baunei (recentemente premiati con le 5 Vele Legambiente e Touring Club), Arzachena, Castelsardo, Sorso, Sant'Anna Arresi, La Maddalena, Badesi e Narbolia, hanno sottoscritto questo protocollo per ridurre le minacce e garantire un ambiente più sicuro per queste specie vulnerabili.

"L'adesione al protocollo fa parte di un approccio lungimirante alla gestione del territorio, nella consapevolezza che le misure rivolte alla tutela della biodiversità vanno anche a vantaggio della qualità dell'esperienza turistica -precisa Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegna -. Tenere le spiagge libere da rumori e luci inutili, effettuare la raccolta manuale dei rifiuti, infrastrutturare in maniera leggera per consentire l'accessibilità e garantire la vitalità dei sistemi dunari, sono azioni che difendono la naturalità degli ecosistemi, tratto distintivo delle coste sarde ed elemento cardine della loro forza attrattiva per un turismo sempre più sostenibile".