Più di mille persone si sono riunite ieri notte in Piazza Costituzione a Cagliari, interrompendo temporaneamente il traffico, subito dopo che le prime imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono state fermate dalle forze armate israeliane.

Oggi, giovedì 2 ottobre, in diverse città italiane, gli studenti e varie associazioni sono tornati in piazza per chiedere un "stop al genocidio" a Gaza. A Cagliari, un nutrito gruppo di manifestanti, coordinati tramite chat e social media, ha attraversato le strade del centro, passando davanti al Consiglio regionale in via Roma e bloccando la circolazione di auto e mezzi pubblici.

A Nuoro, circa un centinaio di persone si sono radunate davanti alla prefettura, con la partecipazione degli studenti provenienti anche da Siniscola.

Questa sera, sono previsti flash mob all'ingresso di almeno 15 ospedali in Sardegna nell'ambito dell'iniziativa Luci sulla Palestina - 100 ospedali per Gaza, promossa dalla rete #DigiunoGaza. Si invita la partecipazione con torce, lampade, lumini led o anche solo con il cellulare. Al momento, sono confermate le presenze presso il Santissima Annunziata di Sassari, l'ospedale civile di Alghero, il Paolo Dettori di Tempio Pausania, il Segni di Ozieri, il Giovanni Paolo II di Olbia, l'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, il San Francesco di Nuoro, il Delogu di Ghilarza, il San Martino di Oristano e il Mastino di Bosa. Ci saranno anche flash mob a San Gavino, a Monserrato davanti al Policlinico e a Cagliari all'ospedale Brotzu.

Domani, in occasione dello sciopero generale indetto da Usb e Cgil, a Cagliari è stato organizzato un corteo alle 9:30 con partenza da Piazza Garibaldi e arrivo in Piazza del Carmine, dove sarà allestito un palco.

Il collegio dei docenti del liceo Margherita di Castelvi di Sassari ha recentemente espresso una forte presa di posizione contro il genocidio in corso a Gaza. Con una schiacciante maggioranza di 155 voti su 175 presenti, i professori hanno adottato una mozione di condanna, chiedendo al Governo italiano di agire per porre fine al conflitto e all'occupazione israeliana, nonché di garantire la sicurezza dei membri della Global Sumud Flotilla.Nel frattempo, a Cagliari, studenti universitari e delle scuole superiori si sono uniti in una manifestazione pacifica per sostenere la causa della Palestina. Sfilando per le vie della città, hanno esposto bandiere palestinesi e uno striscione con il messaggio "Nessuna pace per chi vive di guerra", scandendo slogan come "Free Free Palestina" e "Palestina Libera" per denunciare il genocidio a Gaza. La protesta, organizzata spontaneamente attraverso i social media e le chat, ha causato momentanei blocchi del traffico, con la polizia che ha monitorato da vicino il corteo.Nonostante la presenza delle forze dell'ordine, i manifestanti hanno potuto esprimere il loro "grido di rabbia e di giustizia" in modo pacifico, prima di riprendere il percorso verso la stazione ferroviaria. Durante l'evento, le misure di sicurezza sono state intensificate, con la chiusura dei cancelli principali e il controllo degli accessi ai binari.