La Marina israeliana si sta preparando per reagire all'arrivo delle oltre 50 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla che sono entrate nel raggio di intercettazione dell'esercito. La missione umanitaria volta a fornire aiuti alla popolazione palestinese prosegue la navigazione verso Gaza. Nel corso della notte, dunque, potrebbe superare la linea arancione che la immetterebbe nella zona di massimo rischio.

All'azione di intervento israeliano parteciperebbe anche l'unità speciale Shayetet 13, per la presa delle navi. Il piano messo a punto dalla Marina è quello di trasferire gli attivisti su una grande nave militare e di rimorchiare le imbarcazioni verso il porto di Ashdod. Alcune, una volta lì, potrebbero essere affondate. Quel che è certo è che Israele non ha intenzione di consentire l'ingresso della Flotilla nelle acque della Striscia di Gaza. Segui il tragitto delle imbarcazioni in tempo reale.

MELONI: "FERMATEVI ORA"

In serata, la premier italiana Giorgia Meloni ha rivolto agli attivisti un ultimo appello: "Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione".

"Questa speranza poggia su un equilibrio fragile, che in molti sarebbero felici di poter far saltare. Temo che un pretesto possa essere dato proprio dal tentativo della Flotilla di forzare il blocco navale israeliano. Anche per questo ritengo che la Flotilla dovrebbe fermarsi ora e accettare una delle diverse proposte avanzate per la consegna, in sicurezza, degli aiuti".

IL PAPA: "NO ALLE VIOLENZE"

"E' molto difficile – ha dichiarato Papa Leone XIV –. Si nota il desiderio di rispondere a una vera emergenza umanitaria. Ma ci sono tanti elementi. Da tutte le parti stanno dicendo 'speriamo non ci sia violenza e che siano rispettate le persone'. Quello è molto importante".

MINISTRO ESTERI ISRAELIANO: "NON PROVOCATE"

"Si ascolti il primo ministro italiano Giorgia Meloni. Gli Stati Uniti, Israele e i leader del Medio Oriente e di tutto il mondo stanno cercando di porre fine alla guerra. L'attenzione dovrebbe essere rivolta alla de-escalation, non all'orchestrazione di provocazioni, come quella della flottiglia Hamas-Sumud". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar.

L'esponente del governo di Netanyahu ha aggiunto: "Non è troppo tardi: ribadiamo l'appello del governo israeliano, del governo italiano e del Vaticano affinché trasferiscano pacificamente tutti gli aiuti attraverso il porto di Cipro, il porto turistico di Ashkelon o qualsiasi altro porto della regione verso Gaza".

TAJANI: "CHIESTO AL MINISTRO ISRAELIANO DI NON USARE VIOLENZA"

"Prima di salire sul palco ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano – ha spiegato l'omologo italiano Antonio Tajani nel suo ultimo intervento di questa sera – per chiedere di non usare violenza qualora dovessero fermare gli italiani a bordo della Flotilla, perché non sono lì con intenti di guerra ma bisogna assolutamente evitare che ci siano problemi".

CONTE: "NON METTETE A RISCHIO LA VOSTRA INCOLUMITÀ"

Anche il leader del M5s Giuseppe Conte invita alla prudenza: "Quello che suggerisco anch'io è non mettere a rischio l'incolumità nel caso in cui si trovassero, come immaginiamo tutti, davanti a un blocco navale". Conte però aggiunge: "Il diritto internazionale è dalla loro parte, perché il blocco israeliano è assolutamente illegittimo, voler impedire l'accesso ad acque palestinesi, non israeliane, è illegittimo, lo abbiamo detto più volte”.

MARINA ITALIANA: "NON ENTREREMO NELLA ZONA ROSSA"

La Marina militare italiana prevede che, intorno alle 2 di notte (ora italiana), la Flotilla raggiungerà il limite delle 150 miglia di distanza dalle coste di Gaza. La fregata militare Alpino, che scorta le imbarcazioni, ha dato la propria disponibilità ad accogliere qualsiasi manifestante che abbia intenzione di abbandonare la missione prima di un eventuale scontro.

"Qui la nave della Marina italiana Alpino, alla Global Sumud Flotilla — si sente nella comunicazione inviata via radio alla missione dai marinai italiani —. Vi informiamo che la vostra posizione attuale è a 180 miglia nautiche da Gaza. Vi informiamo che alle 02.00 ora locale del primo ottobre raggiungerete le 150 miglia nautiche da Gaza. La nave della Marina italiana Alpino non supererà questo limite. Da ora e fino alle 150 miglia marine da Gaza nave Alpino è disposta a far salire a bordo chi vuole".