PHOTO
Diverse ipotesi in fase di valutazione, tra cui la presenza di un'auto sospetta che sarebbe stata vista allontanarsi dalla zona del rogo. "Stiamo investigando, non abbiamo ancora certezze", afferma il Corpo forestale della Regione Sardegna, alle prese con le indagini sulle cause del grande incendio che ha colpito la zona boschiva di Punta Molentis a Villasimius, che ha provocato danni considerevoli, distruggendo numerosi veicoli e costringendo le autorità a intervenire per aiutare centinaia di turisti bloccati sulla spiaggia.
Nel frattempo, il Corpo forestale continua a lavorare su altri incendi mentre aumenta la preoccupazione in Sardegna per tante zone simili a dove domenica si è sfiorata la tragedia.
Questo pomeriggio il procuratore di Cagliari Rodolfo Sabelli, insieme al comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna, Gianluca Cocco, e al sostituto che seguirà il fascicolo, effettueranno un sopralluogo a Punta Molentis.
SINDACO DI CASTIADAS: "METTERE AL SICURO CALA SINZIAS"
Il sindaco di Castiadas, Eugenio Murgioni, Comune confinante con Villasimius, si è rivolto alla Regione Sardegna, ai direttori del Servizio patrimonio regionale e di Laore, per "segnalare con urgenza la situazione della pineta di Cala Sinzias, che si trova all'interno del nostro territorio e risulta essere di proprietà regionale".
"La pineta - scrive il sindaco - confinante con una delle spiagge più suggestive e frequentate del sud est Sardegna, versa in condizioni di forte abbandono, con vegetazione secca e sterpaglie che rappresentano un pericolo reale di incendio, soprattutto in giornate come queste, segnate da caldo estremo, vento e afflusso turistico. In particolare ho richiesto: un intervento urgente di pulizia e messa in sicurezza della pineta; la valutazione del trasferimento al Comune dell'area adibita a parcheggio, oppure, in alternativa, la chiusura temporanea dello stesso per motivi di sicurezza pubblica".
"Il nostro obiettivo - conclude Murgioni - è prevenire situazioni di emergenza prima che sia troppo tardi. Abbiamo il dovere di proteggere il nostro ambiente, i nostri cittadini e i tanti visitatori che ogni giorno scelgono Castiadas per le loro vacanze".