«Non è più tempo di annunci a mezzo stampa né di rassicurazioni dalla politica: la superficialità con cui è stato gestito l’avvicendamento alla guida dell’azienda sta creando serissimi problemi alle famiglie dei lavoratori», denuncia Alessandro Russu, segretario regionale della Fit Cisl. Nei conti dei 2.200 dipendenti Arst, infatti, «ad oggi non risultano arrivati gli stipendi del mese di giugno».

Secondo il sindacato Orsa Tpl, la situazione rischia di bloccare il servizio: «È la mattina del 16 luglio. I conti sono vuoti e le corse iniziano a saltare. In molti depositi i conducenti non riescono nemmeno a mettere carburante per raggiungere il posto di lavoro. Le buste paga, arrivate solo ieri, non sono accompagnate dagli accrediti». Un problema che, per Orsa Tpl, si inserisce in un clima di «forte stress che i lavoratori Arst vivono da anni: indennità ferme, buoni pasto assegnati con logiche inique, archi lavorativi infiniti per chi ha un contratto part-time». Per questo motivo il sindacato conferma lo sciopero di 24 ore per il prossimo 26 luglio.

La Regione replica con una nota dell’assessorato ai Trasporti: «Non si è trattato di un ritardo legato a problemi finanziari ma della necessità di adoperare una procedura manuale, in attesa del rinnovo delle autorizzazioni tra vecchio e nuovo amministratore». «I pagamenti sono iniziati oggi e si concluderanno domani, 17 luglio», assicura l’assessora Barbara Manca, ringraziando i lavoratori «per la pazienza dimostrata».