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Secondo i dati più recenti della sorveglianza Passi pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, il 74% degli adulti tra i 18 e i 69 anni dichiara di sentirsi in buona o ottima salute. Solo una piccola quota, inferiore al 3%, riferisce di sentirsi male o molto male, mentre la restante parte valuta il proprio stato di salute come discreto.
In media, gli intervistati riferiscono di aver vissuto quasi cinque giorni al mese in cattive condizioni di salute: più di due giorni per problemi fisici legati a malattie o incidenti e quasi tre giorni per disturbi psicologici come ansia, stress o depressione. I giorni in cui tali problemi hanno limitato le normali attività quotidiane sono poco più di uno al mese.
La percezione di salute e i cosiddetti Unhealthy Days peggiorano significativamente tra chi soffre di patologie croniche, dove solo il 46% dichiara uno stato di salute positivo, con una media di otto giorni al mese vissuti in cattive condizioni fisiche o psicologiche. Percentuali ancora più basse si registrano tra le persone con sintomi depressivi, con solo il 38% che valuta positivamente la propria salute. Fattori socioeconomici influenzano anch’essi la percezione: chi ha scarsa istruzione o difficoltà economiche riferisce fino a 9 giorni al mese di cattiva salute, contro i 4 giorni medi tra laureati o persone senza problemi economici.
I dati confermano quindi quanto la salute percepita sia strettamente legata a condizioni cliniche e contesto socioeconomico, evidenziando aree prioritarie per interventi di prevenzione e supporto.