Si registra un nuovo caso di intossicazione botulinica all’ospedale di Cosenza. Si tratta di un 20enne, figlio di una paziente già ricoverata all’Annunziata, trasferito immediatamente in terapia intensiva e sottoposto a monitoraggio continuo. Attualmente i pazienti ricoverati sono 15: cinque in terapia intensiva, tre in Pediatria e sette nei reparti di area medica.

Nel pomeriggio, il vescovo di Cosenza, monsignor Giovanni Checchinato, ha fatto visita ai pazienti colpiti da intossicazione botulinica ricoverati in terapia intensiva. Ad accoglierlo il direttore della Uoc, Andrea Bruni, e il coordinatore infermieristico facente funzione, Domenico Cardamone.

Il presule ha incontrato tutti i pazienti e si è intrattenuto con i familiari, ai quali ha rivolto parole di conforto e vicinanza. Rivolgendosi al personale sanitario, ha sottolineato l’importanza del loro impegno quotidiano nei reparti ad alta intensità di cura: “Il vostro è un esercizio di resistenza molto importante ed è segno concreto di speranza per chi affronta la sofferenza e la malattia”.