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Elia Del Grande, noto per aver commesso la "strage dei fornai" 27 anni fa a Cadrezzate, nel Varesotto, è ancora un fuggitivo. Dopo aver scontato 25 anni di carcere per aver ucciso il padre, la madre e il fratello, è stato trasferito in una casa-lavoro a Castelfranco Emilia, Modena. Del Grande ha deciso di fuggire, definendo "inadeguato" il luogo in cui si trovava. Le autorità lo avevano considerato "socialmente pericoloso" a causa di alcuni problemi avuti in Sardegna e lo avevano collocato nella struttura per sei mesi. La fuga è avvenuta la sera dello scorso 30 ottobre e da allora il suo paradero è sconosciuto.
"Pago lo scotto del mio nome e di quello che ho commesso - ha scritto Del Grande nella sua lettera al quotidiano online "Varese News" - stavo ricostruendomi una vita. Il mio gesto è dovuto alla totale inadeguatezza che ancora incredibilmente sopravvive in certi istituti, come le case lavoro, che dovrebbero tendere a ri-socializzare e reinserire con il lavoro, per l'appunto cosa che non esiste affatto, le case lavoro di oggi sono in realtà i vecchi Opg dismessi nel 2015, grazie a una legge stimolata da qualcuno che ha voluto aprire gli occhi su quello scempio che era ancora in essere, cosa che non è accaduto per le case di lavoro che in realtà sono recipiente di coloro che hanno problemi psichiatrici e che non hanno posto nelle Rems".
Le case di lavoro, sono, secondo Del Grande "delle carceri effettive in piena regole, con sbarre, cancelli e polizia, regole e doveri. Con la piccola differenza che chi è sottoposto alla casa di lavoro non è un detenuto, bensì un internato, ovvero né detenuto, né libero. Il disagio che ho visto lì dentro credo di non averlo mai conosciuto e sono scappato, anzi mi sono allontanato".
Una delle ipotesi attualmente prese in considerazione dagli investigatori è che Del Grande potrebbe essere situato proprio nelle vicinanze di Cadrezzate, il suo luogo di nascita e residenza recente.








