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La proposta dell'assessora della Difesa dell'Ambiente, Rosanna Laconi, è stata approvata dalla Giunta regionale per implementare il programma di spesa relativo alla rete di monitoraggio fitosanitario della Sardegna, infrastruttura permanente che si concentra sul controllo dello stato di salute delle foreste e sul supporto tecnico-scientifico del Tavolo regionale fitosanitario.
Dopo essere stata istituita formalmente nell'agosto del 2024, la rete entra ora nella fase operativa, con la definizione dei dettagli attuativi e l'allocazione delle risorse necessarie per il suo corretto funzionamento. L'investimento, pari a 325.000 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, conferma l'impegno della Regione nei confronti della difesa fitosanitaria delle foreste sarde. Questo rappresenta un passo significativo verso una gestione forestale basata su solide basi scientifiche, prevenzione e azioni di contrasto efficienti.
"La salvaguardia del patrimonio forestale è una priorità ambientale, economica e culturale - sottolinea l'assessora Laconi -. Con l'avvio operativo della Rete di monitoraggio fitosanitario, la Sardegna si dota di uno strumento stabile e innovativo, capace di leggere per tempo i segnali di stress e malattia delle nostre foreste e di orientare interventi mirati e tempestivi. È un tassello essenziale della strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici e di tutela di un bene collettivo che appartiene a tutti."
La responsabilità della gestione e del coordinamento delle attività sarà assegnata all'Agenzia Agris Sardegna, che lavorerà in stretta collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari, il Servizio Fitosanitario Regionale, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e l'Agenzia FoReSTAS. Utilizzando tecnologie avanzate di osservazione e analisi come il telerilevamento multispettrale e i sistemi informativi geografici (GIS), la Rete genererà mappe tematiche per identificare le aree a maggior rischio fitosanitario e per sviluppare piani di intervento tempestivi e sostenibili. Integrando le esperienze acquisite dai progetti DiBoMed del Corpo Forestale e CONECOFOR del Programma Nazionale per il Controllo degli Ecosistemi Forestali, la Rete contribuirà alla creazione di un sistema integrato di monitoraggio e risposta, riducendo i danni e i costi derivanti da interventi di emergenza.






