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Sarà ancora una volta la musica la regina indiscussa della serata sotto le stelle di Pastorale del Turismo, giunta alla sua undicesima giornata. Questa volta il protagonista ha origine, cuore e lingua sarda al 100%, i suoi virtuosismi musicali e il timbro caldo e profondo lo rendono riconoscibile e sempre più apprezzato: Piero Marras.
Sarà lui con la sua carriera, la sua storia umana e professionale, a scandire l’appuntamento di martedì 19 agosto presso l’Area Fraterna de La Caletta (Siniscola), nel terzo degli “incontri d’autore” proposti nella kermesse estiva diocesana.
In programma. La serata si apre alle 21.00 quando a curare il momento di accoglienza sarà la comunità di Irgoli. Per il progetto Camineras, a cura di Vincenzo Ligios, sarà poi la volta del cortometraggio “La Grande Grotta. Il sogno di Furreddu” di Riccardo Campagna: «La storia del prete-scienziato Antonio Furreddu, pioniere della speleologia sarda, rivive attraverso gli occhi dei suoi ex studenti, esplorando la passione per il mistero e la meraviglia del mondo sotterraneo».
A seguire la conversazione tra parole e musica con Piero Marras.
Conduce Alessandra Corrias, autrice del libro Rundinedda Road, che racconta tutta l'evoluzione artistica di Piero Marras, dalle sue prime esperienze fino ai giorni nostri.
L’ingresso è, come sempre, libero. Per chi non potrà essere presente, l’evento sarà trasmesso in diretta su Sardegna Live
La rassegna. Nei 22 giorni di eventi ospitati all’aperto, nell’Anfiteatro Caritas di Tortolì e nell’Area Fraterna de La Caletta (Siniscola), saranno ben 23 i protagonisti: tra di loro personaggi noti al grande pubblico, fra radio, televisione e teatro, ambiente medico e scientifico, mondo della comunicazione e dello spettacolo, altri che si sono distinti per il loro operato e la loro professionalità, per la loro arte e la loro fede, per la capacità di trasmettere messaggi e contenuti positivi, per gli atteggiamenti di pace e di accoglienza, per aver avviato attività imprenditoriali con passione e responsabilità.
Nelle serate della kermesse diocesana, sarà inoltre possibile conoscerne storia, tradizioni e cultura dei diversi paesi ogliastrini e nuoresi e assistere alle video proiezioni curate da Vincenzo Ligios in apertura di ogni serata.
Piero Marras
Nuoro, 1949. È riconosciuto come grande anticipatore ed esponente della musica etnica sarda. Il 1978 è l’anno del battesimo discografico con il disco Fuori Campo. Nel 1980 Stazzi uniti entra subito in classifica e ha molta fortuna. Successivamente avvia un grande percorso di produzione in lingua sarda pieno di riferimenti a personaggi, suoni, ritmi e atmosfere della cultura isolana, tutto frequentemente inserito entro una veste cantautoriale. Nel 1985 con Abbardente inizia un cammino che prosegue, due anni dopo, con Funtanafrisca per arrivare, nel 1988, al suo primo disco Piero Marras in concerto.
Il disco successivo è Tumbu, omaggi e parole in merito ad argomenti che Marras ha a cuore: la pace e l’amore, la guerra e l’odio. Nel 1997 ristampa Fuori campo, il suo primo disco, e, l’anno seguente, suona a Cuba alla rassegna Ichnos. Sono anni nei quali scrive anche per altri cantanti (Andrea Bocelli) ed è impegnato in collaborazioni internazionali. Nel 2001 esce l’ottavo disco, In su cuile ‘e s’anima e, dopo due anni di premi e riconoscimenti importanti, la raccolta di canzoni in lingua sarda B’est.
Nel 2003, a Sulmona, riceve il Premio Internazionale Ignazio Silone per «il grande valore culturale delle sue canzoni in lingua sarda». L’ultimo capo indiano è del 2004, un disco che raccoglie tutte le canzoni più famose dal 1978 al 1982. Dal 2005 sino al 2018 ha pubblicato altri 5 dischi: Piero Marras Live 1 e 2, Ali di stracci, Storie Liberate, Istorias.
Alessandra Corrias
Nuoro, 1979. Sociologa, ha specializzato i suoi studi nelle discipline dell’antropologia, dell’etnologia e dell’economia dello sviluppo. Attualmente collabora con il quotidiano La Nuova Sardegna e con la rivista bilingue delle identità “Làcanas” (edizioni Domus de Janas).