Porto Torres

Inquinamento. Area industriale di Porto Torres. “Mai abbassare la guardia”, Paola Deiana (M5S) presenta due interrogazioni

"Necessità di acquisire certezze sia in merito al ripristino ambientale che alle tempistiche delle bonifiche”

Inquinamento. Area industriale di Porto Torres. “Mai abbassare la guardia”, Paola Deiana (M5S) presenta due interrogazioni

Di: Redazione Sardegna Live


“La recente sentenza del 28 agosto del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Seconda), che ha respinto il ricorso proposto da ENI REWIND S.Pa. (già SYNDIAL S.p.A.), riconoscendo Eni “soggetto responsabile” dell’inquinamento della falda acquifera in area Carbondotto, ha riacceso i riflettori anche sulla centrale termoelettrica di Fiume Santo, di proprietà della EP Produzione SpA, site entrambe nell'area industriale di Porto Torres. Un territorio martoriato nel corso di oltre 50 anni e per il quale dall'inizio del mio mandato ho deciso di impegnarmi, sottolineando la necessità di acquisire certezze sia in merito al ripristino ambientale che alle tempistiche delle bonifiche”.

Così la parlamentare del Movimento 5 stelle Paola Deiana, che fa sapere di aver presentato due interrogazioni rivolte al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

“Vogliamo dettagli e risposte sugli interventi attualmente in corso da parte delle società coinvolte. Per questo, ho presentato due interrogazioni per chiedere al Ministro se intenda avviare una serie di accertamenti”.

In particolare, per quanto riguarda la centrale termoelettrica di Fiume Santo, la Capogruppo della commissione Ambiente della Camera spiega la necessità di sapere “quali siano i risultati dei piani di monitoraggio prescritti, se risultino al Ministero e quali sia l’eventuale entità dei danni provocati dalla caduta della ciminiera in seguito alla sua demolizione avvenuta con esplosivo; quale sia lo stato di avanzamento del piano di decomissioning e del piano di caratterizzazione delle aree oggetto degli interventi di demolizione; quale sia lo stato di predisposizione del progetto per la costruzione della copertura del carbonile; se sia stato depositato alcun piano di rinaturalizzazione delle aree e se nel mese di maggio 2020 sono iniziate le operazioni di recupero di oltre 800 tonnellate di carbone disperso negli anni nei fondali del porto industriale di Porto Torres, in particolare davanti alla banchina che serve la centrale elettrica di Fiume Santo”.

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