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Spende 100mila euro per rimanere incinta, poi si pente di essere diventata mamma: “È un incubo”

La donna ha avuto la gravidanza a 44 anni dopo aver attraversato diversi cicli di fecondazione in vitro

Spende 100mila euro per rimanere incinta, poi si pente di essere diventata mamma: “È un incubo”

Di: Alessandra Leo, foto simbolo


Si è pentita di essere diventata mamma dopo aver atteso ben otto anni per rimanere incita e aver speso 100mila euro. La donna, che ha avuto la gravidanza a 44 anni, ha paragonato la maternità a un "incubo", confessando di provare "risentimento" e "orrore" dopo il parto.

Alice Mann (uno pseudonimo) coltivava da sempre il desiderio di diventare mamma, così il giorno del suo 36esimo compleanno, ancora senza figli dopo la fine di una lunga relazione, decise di congelare gli ovuli. La storia è stata riportata da “Il Gazzettino”.

Quando compì 40 anni, Alice pensò fosse arrivato il momento di utilizzare lo sperma di un donatore per provare a rimanere incinta, ma poco tempo dopo incontrò un uomo e la coppia decise di provare la fecondazione in vitro per avere un figlio.

Il risultato fu una gravidanza naturale con aborto spontaneo, tanto che la coppia prese la decisione di utilizzare una donatrice di ovuli e Alice rimase incinta nel suo ottavo ciclo di fecondazione all'età di 44 anni.

Al “Daily Mail” la donna disse che “il parto fu relativamente facile”, confessando però di “non aver sentito quella scarica d'amore” quando ha preso per la prima volta il neonato in braccio.

Credendo inizialmente si trattasse di una tempesta di emozioni, tra la sorpresa e l’incredulità di essere “finalmente” diventata madre, bastò qualche settimana per passare a “rassegnazione, risentimento, orrore e abietta miseria”, pentendosi di aver speso circa 100.000 euro, ma provando anche senso di colpa, soprattutto nei confronti delle persone che desiderano diventare genitori senza riuscirci mai.

“Mancanza di sonno, ormoni e recupero dal suo taglio cesareo” sono le giustificazioni di Alice: “Poiché non stava accadendo, mi ha impedito di pensare a come sarebbe stata davvero la vita con un bambino. Tuttavia, dopo diverse sessioni di terapia e vedendo come altre madri hanno attraversato la stessa situazione, sono riuscita a cambiare il modo in cui vedo me stessa. La vita è diversa da quella che abbiamo lasciato. Non è peggio, è semplicemente diverso” riflette.

Ma qualche cambiamento in positivo avvenne "quando nostro figlio ha iniziato a sorridere e poi a ridere, e soprattutto quando abbiamo dormito tutti di più".

Alice cominciò a provare la gioia di essere mamma, ma confessa di non essere ancora “in grado di usare i superlativi per descrivere la maternità; forse un giorno lo vedrò come la cosa migliore che abbia mai fatto".

E conclude affermando di credere che "tutti quegli anni in cui non sapevo se sarei mai diventata madre mi hanno fatto capire che ci sono molti modi per vivere una vita e trovare gioia in essa".

 

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