Vaccini, Sardegna a rilento. Pd: "I sardi pagano ennesimo ritardo della Giunta Solinas"
La Sardegna è la regione con la peggior percentuale di somministrazioni su dosi ricevute dopo dopo Abruzzo e Molise
Di: Redazione Sardegna Live
La Sardegna è la regione con la percentuale più bassa di somministrazioni di vaccino su dosi ricevute, subito dopo Abruzzo e Molise. Al 2 gennaio 2021 nell'Isola sono state consegnate 12.855 dosi di vaccino e ne sono state somministrate solo 242 (l’1,9%), a fronte del 34,8% della Provincia Autonoma di Trento che fa registrare il miglior dato nazionale.
I consiglieri regionali del Partito Democratico commentano aspramente il dato: "Oltre un mese e mezzo fa avevamo sollecitato la Regione affinché intervenisse con urgenza per predisporre un piano inerente all'organizzazione delle vaccinazioni anti Covid-19 all'interno della Sardegna. Evidentemente – spiegano i dem – il nostro appello non è stato ascoltato e ora i cittadini sardi ne pagano le conseguenze".
"L'emergenza sanitaria ha lasciato un segno indelebile in Sardegna, per questo motivo – aggiungono gli esponenti del centrosinistra regionale – ci auguravamo che la Regione stabilisse per tempo un piano regionale riguardante l'organizzazione delle vaccinazioni anti Covid all'interno dell'Isola, definendo con chiarezza i luoghi di conservazione dei vaccini, i mezzi di trasporto dei vaccini stessi e un adeguato meccanismo di distribuzione su tutto il territorio sardo".
"Purtroppo, però, niente di tutto ciò è stato fatto per tempo e la giunta Solinas si è fatta trovare ancora una volta impreparata senza intervenire tempestivamente, e i numeri lo certificano. Ma non solo, se non verranno immediatamente comunicati i dati dell’andamento dei contagi, la Sardegna resterà zona rossa anche dopo il 7 gennaio. Il serio rischio – concludono i consiglieri PD – è che i cittadini sardi paghino un prezzo ancora più alto di quanto non abbiano già fatto".