Nuoro

Scoperte due piantagioni di marijuana e droga, in manette quattro persone per spaccio

Ecco i dettagli dei Carabinieri

Scoperte due piantagioni di marijuana e droga, in manette quattro persone per spaccio

Di: Alessandro Congia


Sin dalle prime ore del 24 agosto numerosi militari della Compagnia di Macomer, oltre ad unità Cinofile, sono stati impegnati nell’esecuzione di altrettanti perquisizioni domiciliari ed una ordinanza emessa dal Tribunale di Oristano su richiesta di quella Procura della Repubblica conl’applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di Simone Marchi, 24enne, di Gavoi, Michele Chillocci, 24 anni, di Fonni, Giovanni Antonio Addis, 19enne e Antonio Pietro Piras, 39 anni, entrambi di Bosa ed una con obbligo di dimora nel comune di Gavoi nei confronti di Daniel Porcu, di Gavoi, 24enne, per coltivazione, senza autorizzazione, produzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hashish e cocaina.

In particolare, l’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Montresta collaborati anche dai colleghi di Suni, Bosa e Silanus, col supporto del Norm di Macomer- aliquota operativa e con il coinvolgimento dei Carabinieri del Reparto Squadriglie di Nuoro e dei Cacciatori di Sardegna, hanno permesso di rinvenire due piantagioni (in due diversi sequestri) per un totale di oltre 7.000 piante di marijuana e circa 14 kg di infiorescenze di marijuana già pronta per la vendita. Inoltre, in un’altra circostanza, sempre a carico di un odierno indagato è sono stati rinvenuti altri 12 kg di marijuana, quasi un kilogrammo di hashish ed oltre 100 grammi di cocaina. Il rendimento complessivo dello stupefacente avrebbe prodotto sul mercato illegale circa 6 milioni di euro. I militari della Stazione Montresta il 17 giugno 2020 nel corso di prolungati appostamenti per la ricerca di piantagioni di marijuana operati in zone impervie di difficile penetrazione nell’agro del Comune di Bosa, a pochi km da Montresta, "Monte Filighe", traevano in arresto Giuseppe Francesconi, 51 enne di Porto Torres e Simone Marchi, 24enne di Gavoi per la produzione e coltivazione di 2.200 (duemiladuecento) piante e detenzione di circa 14 kg di infiorescenze di marijuana. Il primo quale custode e coltivatore (dormiva da diversi giorni in un bivacco) ed il secondo quale “esperto coltivatore” in quanto da tempo impegnato anche nella produzione della canapa light, c.d. “marijuana legale”.

Dopo l’esame di tutti gli elementi raccolti durante il primo sequestro, la pervicace azione di contrasto proseguiva con ulteriori e mirati appostamenti sino al rinvenimento in data 26 giugno 2020, in loc. “Monte Crispu", di ulteriori 5.200 (cinquemiladuecento) piante di marijuana.

Nel corso dell’ultimo sequestro la perquisizione dei luoghi permetteva di rinvenire inoltre due tende adibite a bivacco, collocate su un rocciaio, con radio e cellulari per il controllo a distanza da parte dei custodi della piantagione.

Il duro lavoro svolto dagli investigatori con indagini tradizionali, frutto di attività informativa, sopralluoghi, battute, rastrellamenti, indagini tecniche sui reperti sequestrati, consentiva di individuare chiari elementi di colpevolezza nei confronti degli odierni soggetti arrestati ed evidenziati alla Procura della Repubblica di Oristano che ha coordinato le indagini, facendo confluire elementi di altre recenti attività (vedasi l’arresto del Piras Antonio Pietro del 22 maggio 2020), condotte sempre dai Carabinieri della Compagnia  di Macomer, per delineare il chiaro quadro accusatorio nei confronti  degli indagati. L’esito dell’operazione è soprattutto il frutto di un attento, aderente ed articolato controllo del territorio della Compagnia Carabinieri di Macomer, svolto senza alcuna attività tecnica ma con l’analisi e messa a sistema delle informazioni e delle attività di P.G. svolte dalle 9 Stazioni Carabinieri che la compongono e, in particolare, di quelle di Montresta, Silanus, Bosa e Suni per l’operazione in disamina. Dopo le formalità gli arrestati sono stati tradotti ed associati al carcere di Massama (OR) in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del G.i.p.

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