In Sardegna

Lettera dell'assessore Biancareddu ai comuni sardi sulla riorganizzazione delle attività scolastiche

L'assessore della Pubblica Istruzione chiede di rinvigorire le forme di collaborazione fra tutti gli enti interessati. "La ripresa delle attività deve essere effettuata in un complesso equilibrio tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, e benessere socio emotivo degli alunni e del personale scolastico"

Lettera dell'assessore Biancareddu ai comuni sardi sulla riorganizzazione delle attività scolastiche

Di: Giammaria Lavena


L'assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ha inviato una lettera a tutti i comuni dell'Isola, al sindaco di Cagliari ed ai commissari straordinari delle province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna, chiedendo di rinvigorire le forme di collaborazione fra tutti gli enti interessati, per la necessità di riorganizzare le modalità di avvio dell’anno scolastico.

"La ripresa delle attività – ha spiegato Biancareddu - deve essere effettuata in un complesso equilibrio tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, e benessere socio emotivo degli alunni e di ogni soggetto che ruota attorno al mondo della scuola, nel pieno rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all'istruzione".

"Sono infatti ben consapevole - ha proseguito l'assessore regionale - dell'importante lavoro che gli enti locali interessati e le autonomie scolastiche stanno portando avanti in questi giorni per garantire l'avvio dell'anno scolastico in piena sicurezza, e nel contempo delle difficoltà che stanno vivendo alcune istituzioni del primo e secondo ciclo di istruzione, nell'organizzazione degli spazi necessari per accogliere i propri alunni nel rispetto delle prescrizioni sanitarie vigenti".

"Per questo - ha concluso - in linea con quanto disposto dal decreto ministeriale del 26 giugno scorso, auspico che le province e i comuni, in virtù delle loro competenze, e le autonomie scolastiche, possano favorire dove possibile, nel rispetto della normativa vigente, forme di collaborazione che tengano conto delle risorse logistiche disponibili nel proprio territorio attraverso l’eventuale messa a disposizione di spazi e aule in favore di altre autonomie scolastiche limitrofe che si trovino in condizioni di criticità o di ridotti spazi a disposizione. Sono fermamente convinto che l’approccio collaborativo di tutti i soggetti istituzionali sia l’elemento fondamentale per l’individuazione e la realizzazione delle migliori soluzioni".

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