Laconi

Laconi. Fede, tradizione e canti: al via la 6^ Rassegna di Polifonia e Musica Classica

Il prossimo 21 ottobre presso la Parrocchia Santi Ambrogio e Ignazio, in occasione del 72° anniversario della Canonizzazione di Sant’Ignazio da Laconi

Laconi. Fede, tradizione e canti: al via la 6^ Rassegna di Polifonia e Musica Classica

Di: Alessandra Leo


Un grande evento musicale ricco di cultura, fascino, tradizione e fede si svolgerà il prossimo 21 ottobre a Laconi.

Il suggestivo borgo dell’Oristanese, immerso nel verde e sede del Parco Aymerich e del “Menhir Museum – Museo della Statuaria Preistorica in Sardegna”, ospiterà la 6^ Rassegna di Polifonia e Musica Classica, in occasione del 72° anniversario della Canonizzazione di Sant’Ignazio da Laconi.

Il 21 ottobre fa parte delle 4 date dedicate ai festeggiamenti di uno dei Santi più venerati nell’Isola per le sue elette virtù, i miracoli e un’attenzione unica verso i poveri. Il programma è stato definito grazie al contributo della legge regionale n. 7 e alla collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna e con la Parrocchia Santi Ambrogio e Ignazio, con il patrocinio del Comune, dalla Regione Sardegna e dall’Assessorato al Turismo.

La Rassegna viene organizzata dal 2015, anno successivo a quello della sua fondazione, dal “Coro Femminile Laconese” di Laconi, e ha subito due anni di stop causa Covid, per poi riprendere nel 2022 più viva che mai.

Quest’anno saranno presenti il ‘Coro Tasis’ di Isili e il ‘Coro Voci in Musica’ di Serri – afferma ai microfoni di Sardegna Live la presidente del ‘Coro Femminile Laconese’ di Laconi, Alma Zucca. – Inoltre ci sarà un quartetto d'archi e oboe dell’Accademia della Sardegna di Oristano in collaborazione con l'Associazione Ellipsis di Sassari. Il quartetto, con cui collaboriamo da alcuni anni, suonerà i propri pezzi ma accompagnerà anche il nostro coro nei brani musicali che presenteremo alla rassegna”.

Un grande evento culturale e musicale che ogni anno coinvolge cori provenienti da diverse zone della Sardegna, e che puntualmente attrae numerosi visitatori che si recano a Laconi in occasione dei festeggiamenti dedicati a Sant’Ignazio, scoprendo un’immensa ricchezza di cultura, storia, tradizioni e rimanendo incantati dalla bellezza dei paesaggi, in un territorio da cartolina.

Speriamo che l’evento riscuota lo stesso successo degli altri anni e in un’ampia partecipazione giovani prosegue la presidente del coro. - Considerato che la nostra Isola vanta un patrimonio corale, musicale e culturale molto prezioso, le manifestazioni meritano e devono essere tenute in vita per rispendere colme di vita anche in futuro”, conclude Alma Zucca.

Il programma

Sabato 21 ottobre, alle ore 18:00, presso la Chiesa Parrocchiale, la Santa Messa sarà animata dal Coro Tasis di Isili.

Alle ore 19:00, sempre nella Chiesa Parrocchiale, si svolgerà la rassegna, con la partecipazione del “Coro Tasis” di Isili, accompagnato dal Maestro Gianluca Podda, del ”Coro Voci in Musica” di Serri, accompagnato dal Maestro Massimo Atzori, e del “Coro Femminile Laconese” di Laconi accompagnato dal Maestro Nicola Lentis. Presenti un quartetto d'archi e oboe dell’Accademia della Sardegna di Oristano in collaborazione con l'Associazione Ellipsis di Sassari.

Sant’Ignazio da Laconi

Secondo di nove figli, Sant’Ignazio nacque il 17 dicembre 1701, in una piccola casa del centro storico. Fu battezzato con i nomi di Francesco, Ignazio e Vincenzo. A vent’anni, nel 1721, entrò nel convento dei cappuccini di Buoncammino a Cagliari. Dopo il Noviziato, fu trasferito nel convento di Iglesias, dove fu dispensiere e addetto alla questua nelle campagne del Sulcis. Trascorse quindici anni tra i conventi di Domusnovas, Sanluri, Oristano e Quartu. Poi fu richiamato al convento di Cagliari. Nel 1741 ebbe l'incarico di questuante nella città di Cagliari, dove svolse il suo apostolato tra poveri e peccatori.

Morì a Cagliari l'11 maggio 1781 all’età di 80 anni. Nel 1940 il 16 giugno, nella basilica di San Pietro, il papa Pio XII lo dichiarò beato. La Chiesa Cattolica gli riconobbe l’opera svolta nella sua vita dedicata soprattutto ai più deboli. Gli vennero attribuiti alcuni miracoli, come l’improvvisa guarigione di una donna inferma. Fu proclamato Santo da Pio XII il 21 ottobre 1951.

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