Quartu Sant'Elena

Volevano compiere l’ennesima rapina, ma ad aspettarli c’erano i poliziotti. Ecco chi sono i 3 rapinatori seriali in manette

Conferenza stampa questa mattina in Questura: brillante operazione della squadra Mobile

Volevano compiere l’ennesima rapina, ma ad aspettarli c’erano i poliziotti. Ecco chi sono i 3 rapinatori seriali in manette

Di: Alessandro Congia


Renzo Cogoni, classe 1972, Antonio Atzeri, classe 1985 e Stefano Cocco, classe 1970: tutti e tre pregiudicati e finiti nei guai prima di compiere l’ennesima rapina.

Nell’ambito di una più ampia attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile, sezione reati contro il patrimonio, su alcuni pregiudicati dediti in particolar modo a questa tipologia di reato, a seguito di prolungati servizi di osservazione svolti da diverse settimane, il personale della Polizia di Stato appurava dei movimenti sospetti dei soggetti indagati nei pressi di via Marconi a Quartu Sant’Elena, varie erano state le soste nei pressi di alcune palazzine site lungo la via.

Non si poteva pertanto escludere l’attuazione di gravi condotte criminali che ovviamente dovevano essere adeguatamente monitorate, al fine di prevenire eventuali rischi per la cittadinanza.    

In particolare verso le ore 22.30 della notte trascorsa gli Agenti della Polizia di Stato notavano due soggetti avvicinarsi a piedi dal centro abitato di Quartu Sant’Elena in direzione di una palazzina di via Marconi; poco dopo, i due, senza esitazione, dopo essersi calati sul capo il cappuccio di una felpa e un copricapo, facevano il loro ingresso nel portone trovato aperto. Gli operatori della Squadra Mobile, dopo aver intimato armi in pugno ai due soggetti di arrendersi, ponevano questi ultimi in condizione di inoffensività e venivano loro applicate le manette di sicurezza.

Gli stessi venivano riconosciuti ed identificati nei pluripregiudicati Renzo COGONI nato a Cagliari classe 1972 residente a Quartu Sant’Elena, pregiudicato e Antonio ATZERI nato a Cagliari classe 1985 residente a Sinnai, pregiudicato: mentre quest’ultimo veniva sorpreso mentre saliva la prima rampa di scale con un cappellino in testa, il cappuccio della felpa che copriva il capo e i guanti indossati, il COGONI nel mentre saliva le scale  veniva fermato al primo piano con un copricapo in lana calzato.

La perquisizione sul posto permetteva di rinvenire occultati sul corpo dell’ATZERI una pistola giocattolo priva di tappo rosso riproducente una Beretta calibro 9 in uso alle forze di polizia e una corda in nylon. Dopo avere fermato COGONI e ATZERI, gli operatori della Polizia di Stato concentravano le ricerche in prossimità dell’obiettivo dell’azione delittuosa al fine di riscontrare la presenza di terzi soggetti coinvolti nella tentata rapina; nella vicina via Bizet Georges di Quartu Sant’Elena si riscontrava la presenza del pluripregiudicato Stefano COCCO nato a Muravera classe 1970, residente a Castiadas, seduto al posto di guida di un autoveicolo Mercedes classe C.. La perquisizione portava al sequestro di vari oggetti di interesse investigativo tra cui, in particolare, la custodia della pistola giocattolo sequestrata all’ATZERI.

Veniva riscontrato che all’interno della palazzina ubicata a Quartu Sant’Elena in cui avevano fatto accesso COGONI e ATZERI erano presenti quattro unità abitative.

Risultando palese che COGONI e ATZERI con la complicità del COCCO, armati con una pistola giocattolo e muniti di una corda da utilizzare, con ogni probabilità, per immobilizzare i malcapitati, dovessero perpetrare una rapina, gli stessi venivano tratti in arresto per il delitto di tentata rapina pluriaggravata dall’uso delle armi, dal dover essere consumata in un luogo di privata dimora, dall’essere travisate e dall’essere commessa da più persone.

Nei confronti di ATZERI pendeva altresì una misura cautelare per il reato di furto. Il COGONI è attualmente sottoposto al regime dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Tutti e tre gli arrestati sono stati condotti su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica di Cagliari dott. Emanuele SECCI presso il carcere di Uta.

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