Scano di Montiferro

Scano di Montiferro. Al via la 7^ edizione di “Juos”: i gioghi dei buoi della Sardegna

Stefano Cappai, assessore all’Agricoltura, ideatore e organizzatore: “Un omaggio al lavoro degli allevatori”. E sulle polemiche animaliste? “Gli animali vengono trattati come se fossero figli”

Scano di Montiferro. Al via la 7^ edizione di “Juos”: i gioghi dei buoi della Sardegna

Di: Alessandra Leo


Grande attesa per un evento unico e speciale, la 7^ edizione di “Juos”, il raduno regionale dei gioghi, ossia le “coppie”, dei buoi della SardegnaLa manifestazione avrà luogo sabato 27 agosto dalle ore 10 presso il suggestivo borgo antico di Scano di Montiferro, Iscanu in sardo, immerso in un paesaggio incantevole.

Organizzata dall’associazione culturale "Juos" e con il patrocinio del Comune, la parata è anticipata da un lungo lavoro di preparazione, di selezione e di attenzione ai minimi dettagli, soprattutto per quanto riguarda i buoi, protagonisti dell’evento.

Si comincerà alle ore 10, quando gli allevatori arriveranno con i propri animali a Scano in viale San Giorgio e, dopo il pranzo, alle 16,30 inizierà la preparazione dei gioghi.

Alle 17 il momento più atteso della giornata con l’imperdibile sfilata dei gioghi dei buoi per le vie del centro storico del paese, presentata dal presidente dell’associazione Anderas Sardegna e accompagnata dai tamburini e trombettieri della Sartiglia Pro Loco di Oristano.

Alle 21 la serata verrà piacevolmente conclusa con la musica di “The Marolouis” e con i balli sardi e di gruppo capitanati da Alberto Caddeo.

Sardegna Live ha incontrato Stefano Cappai, assessore all’Agricoltura nonché ideatore e organizzatore dell’evento, che ci ha fatto letteralmente immergere in un mondo rurale e caratteristico in cui poche cose sono cambiate rispetto al passato, a parte, tiene a precisare, la cura degli animali.

Scano di Montiferro vanta infatti un trascorso in cui l'allevamento dei vitelli e dei buoi costituiva la base principale che ha permesso di mandare avanti intere generazioni. Si tratta quindi di un vero e proprio omaggio alla figura e al lavoro dell'allevatore.

Buongiorno Stefano, com’è nata questa manifestazione?

Buongiorno a tutta la redazione e ai lettori di Sardegna Live. Juos”, il raduno regionale dei gioghi dei buoi, è arrivato alla 7^ edizione quindi, escludendo i 2 anni del Covid in cui non si è svolto, è nato 9 anni fa. Essendo già assessore all’Agricoltura, avevo proposto io stesso al sindaco di organizzare questo grande evento: Scano è conosciuto come “paese dei buoi”, infatti è chiamato “Sa Idda del sol Boes Ruggios”, quindi si tratta di omaggiare la cultura del passato e del presente con il lavoro che ha costituito il sostentamento per intere famiglie e generazioni,

Vorremo diventasse una vera e propria tradizione perché dietro c’è tanta dedizione e un grande amore per questo lavoro in cui vengono impiegate tante energie ma poi le soddisfazioni compensano ogni fatica”.

A quale razza appartengono i buoi che sfileranno il 27 agosto?

Tutti i buoi che parteciperanno a “Juos” appartengono alla razza Sardo Modicana presente in tutto il Montiferro: si tratta dei buoi scelti per i grandi eventi in Sardegna come la sfilata di Sant’Efisio.

Scano ha una grande richiesta nel mercato dei buoi e nel Montiferro arrivano allevatori da tutta la regione a scegliere e comprare le coppie di vitelli più simili tra loro”.

Quanti gioghi di buoi sfileranno il 27 agosto?

Parteciperanno 18-20 gioghi: 3 coppie provenienti da Scano, appartenenti ai fratelli Cappai, una coppia da Norbello, una da Cuglieri, una da Silanus, una da Villa San Pietro, una da Pula, una da Sarroch, due da Uta, una da Arbus, due da Domusnovas e due da Orani”.

Cosa pensa della polemica animalista che viene sollevata ogni volta che vengono utilizzati gli animali per gare e, in questo caso per esposizione?

“Oggi, contrariamente a 50 anni fa, gli animali vengono trattati come veri e propri figli: stanno benissimo, tra visite mediche regolari, buon cibo, riposo e la giusta preparazione a questi eventi, perché ovviamente gli animali arrivano allenati, e si tratta di sfilate leggere.

Anzi, posso dire che ad ogni processione ed evento, se qualche allevatore viene invitato a pranzo o a cena, la prima cosa che fa è accertarsi che ci sia uno spazio fresco e adeguato dove i propri animali possano riposare. Se così non fosse, all’invito ci si rinuncia: gli animali vengono prima di tutto”.

Come ci si sente a riprendere la manifestazione dopo 2 anni di stop?

C’è tanta emozione ma anche tanta tensione. Gli altri anni è sempre stato un successo perché si tratta di un evento unico in Sardegna e quest’anno mi aspetto tanta gente e molto entusiasmo come negli anni passati.

La preparazione e l’organizzazione di “Juos” sono molto meticolose e impegnative e comprendono diversi ambiti, da quello logistico a quello sanitario, con tante persone esperte che lavorano per ottenere il meglio. Tengo a ringraziare tutta l'associazione e il personale che ci dà una mano nell'organizzazione. Non mancate: è veramente un evento imperdibile, vi aspettiamo a Scano!”

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