Cagliari

aCòa, al via la rassegna dedicata alle musiche tradizionali del Mediterraneo

Parte la nuova rassegna della Fondazione Siotto che vedrà protagonisti alcuni dei principali interpreti della musica sarda

aCòa, al via la rassegna dedicata alle musiche tradizionali del Mediterraneo

Di: Antonio Caria


Si intitola aCòa, letteralmente “in coda”, la nuova rassegna che la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedica alle musiche tradizionali del Mediterraneo che sarà ospitata dal 5 maggio al 16 giugno nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di Cagliari.

Previsti quattro appuntamenti (altri quattro se ne aggiungeranno in autunno) che ogni due domeniche spazieranno nell’mapio panorama delle musiche di tradizione orale della Sardegna: dalle launeddas al canto a tenore, dall’organetto alla chitarra e non solo.

Gli incontri vedranno protagonisti esponenti del calibrodi Luigi Lai, Fabio Vargiolu, i Tenores di Orgosolo, Orlando ed Eliseo Mascia, e ancora Totore Chessa e Bruno e Asael Camedda.

Sotto la direzione artistica dell’etnomusicologo Marco Lutzu, la rassegna vuole omaggiare Giampaolo Lallai, grande studioso e appassionato di launeddas scomparso nel 2014, a cui lo scorso anno la Fondazione Siotto ha intitolato il suo Centro Etnomusicologico. Centro che con questa manifestazione dà ora ufficialmente il via alle sue attività.

Si partirà domenica 5 maggio alle 11.00 con “Mantici danzanti” che vedrà protagonisti Totore Chessa all’organetto, Bruno Camedda alla fisarmonica e Asael Camedda alla chitarra.

Domenica 19 sarà il turno degli strumenti a canna con un matinée dal titolo “Canne Sonore”. Protagonisti saranno i maestri di launeddas Luigi Lai e Fabio Vargiolu.

Il 2 giugno spazio alleLe “Voci gutturali”. Sul palco saliranno i Tenores del Supramonte di Orgosolo mentre il 16 la mattinata sarà dedicata a “Pelli, corde, canne e legni”. Per l’occasione saranno presenti Orlando ed Eliseo Mascia con i loro strumenti della tradizione.

La veste grafica, realizzata da Alessandro Congiu, vuole essere un omaggio alle tessitrici della Sardegna, che vuole anche sottolineare lo stretto legame esistente tra la musica e la tessitura, entrambe di tradizione orale nel panorama culturale sardo.

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