Bosa

Castelli di Sardegna. Bosa, il castello di Serravalle

Detto anche Castello Malaspina, dal nome della famiglia toscana che lo fece costruire sul colle che domina l'abitato, fu edificato a partire dal XIII secolo

Castelli di Sardegna. Bosa, il castello di Serravalle

Di: Pietro Lavena, foto tratte dalla pagina Facebook "Bosa - Città dei Colori"


Il castello di Serravalle, detto anche castello Malaspina, è l'antico castello che domina il centro abitato di Bosa, celebre località balneare in provincia di Oristano.

Il primo nucleo della struttura fortificata fu edificato sul colle detto, appunto, di Serravalle. A volerne la costruzione fu l'antica famiglia toscana dei Malaspina dello Spino Secco, da cui il nome alternativo con cui è conosciuto il castello. La famiglia di nobili si insediò in Sardegna a metà dell'XI secolo.

La data della sua costruzione, che venne fissata nel 1121 dall'umanista e storico Giovanni Francesco Fara, secondo quanto emerso dai risultati degli scavi condotti dall'archeologo Marco Milanese sarebbe in realtà da posticipare intorno tra a cavallo del XIII secolo, quando effettivamente iniziarono i lavori.

LA LEGGENDA. Si narra che il geloso marchese Malaspina costruì un sottopassaggio che conduceva dal castello alla cattedrale perché la bella moglie andasse in chiesa al riparo da occhi indiscreti. Un giorno, in preda a raptus, le tagliò le dita delle mani e le avvolse in un fazzoletto, che estrasse di tasca davanti agli amici una volta scordatosi del folle gesto compiuto. Le dita della donna caddero così davanti a tutti e l'uomo fu scoperto e imprigionato. Sempre secondo la leggenda, alcune rocce del castello sarebbero le dita pietrificate o i testimoni impietriti dall’orrore.

LA STORIA. Inizialmente il castello di Bosa rientrava nei possedimenti del giudicato di Torres, poi passò ai giudici di Arborea subendo numerose modifiche architettoniche prima del lento ma inesorabile abbandono. Nel XII secolo, in particolare, furono erette una torre e parte delle mura a nord, nel XIV secolo fu costruita la torre maestra, un tempo di tre piani, realizzata in pietra chiara dall’architetto Capula. Sono invece posteriori la cinta muraria che percorre tutto il colle e sette torri quadrate. Sotto gli aragonesi venne aggiunta al complesso una torre pentagonale in trachite grigia e rossa.

OGGI. La struttura si presenta in buone condizioni. Vi si può accedere mediante due diverse scalinate a est e a ovest del borgo di Bosa oppure inerpicandosi per gli stretti e suggestivi vicoli del quartiere sa Costa. Dal castello è possibile godere di una vista mozzafiato sul centro abitato dalle case colorate e attraversato dal fiume Temo che sfocia nel mare di Bosa Marina, oltre che ammirare dall'alto le antiche concerie al di là del Ponte Vecchio che collega le due rive del fiume. 

Presso la fortezza sopravvivono i ruderi della residenza nobiliare, anch'essa fortificata, riservata ai castellani e alla loro familia. Nella vasta piazza d'armi all'interno delle mura sorge poi la piccola chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, cappella palatina del castello. All'interno della stessa sono stati rinvenuti una serie di affreschi risalenti al Trecento.

NOSTRA SIGNORA DE SOS REGNOS ALTOS. A ridosso della chiesa intitolata alla Madonna che sorge all'interno delle mura si svolgono a fine settembre evocative celebrazioni nel corso delle quali si tengono manifestazioni in costumi medievali.  

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