Lavoratori portierato, braccio di ferro con l’Università: “Salari troppo bassi”
I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione
Di: Alessandro Congia
Continua la vertenza dei lavoratori del portierato e servizi esecutivi dell’Università di Cagliari. Secondo quanto annunciato dai sindacati, l’ufficio amministrativo dell’Università di Cagliari nega l’incontro chiesto da Filcams Cgil FisascatCisl e Uiltucs Uil per discutere dell’appalto che unisce, per la prima volta, portieri e impiegati sotto un unico contratto al ribasso.
Le tariffe
Il nuovo inquadramento, conseguenza di un capitolato che prevede 14 euro lordi all’ora contro i 17,50 del vecchio appalto, porterebbe a una busta paga ridotta di 450 euro lordi per i 67 impiegati, e a un piccolo decremento anche per i 65 portieri.
Le richieste
Da qui l’appello unitario delle categorie al rettore Maria del Zompo, affinché si faccia carico di favorire il confronto con il sindacato e sia conseguente agli impegni presi lo scorso luglio quando, nel corso di una riunione in vista del nuovo appalto, aveva garantito personalmente che non ci sarebbero stati problemi per i lavoratori.
Lo stato di agitazione
In attesa di conoscere la posizione del rettore, Filcams, Fisascat e Uil-Tucs hanno proclamato lo stato di agitazione dei 132 lavoratori e incontreranno i responsabili dell’Associazione temporanea di imprese (Ati), Coopservice che si è aggiudicata il nuovo appalto dal 1 novembre. E’ prevista l’assemblea dei lavoratori, ma è già chiaro che se non arriveranno le dovute risposte, in particolare dalla committente Università, verranno decise azioni di protesta.