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Rimborsi voli cancellati: come richiederli e quali sono i diritti dei passeggeri

Cosa succede se una compagnia aerea cancella il volo?

 Rimborsi voli cancellati: come richiederli e quali sono i diritti dei passeggeri

Di: Redazione


Quelli che stiamo vivendo sono mesi decisamente complicati per chi ha deciso di tornare a viaggiare in aereo dopo due anni di pandemia e restrizioni agli spostamenti. Le compagnie aeree hanno avuto difficoltà a riprendere a pieno regime i servizi pre-Covid e tutto ciò sta causando notevoli problemi ai passeggeri. Passeggeri che, in molti casi, si ritrovano ad affrontare disagi come voli in ritardo o addirittura cancellati all’improvviso. Pochi lo sanno ma nella maggior parte dei casi la legislatura attualmente vigente stabilisce che abbiamo diritto a rimborsi per i voli cancellati. Di che entità, come chiederli e come ottenerli lo scopriremo nelle prossime righe anche grazie all’aiuto degli esperti di AirHelp, società che da anni si occupa di tutele e diritti degli utenti del trasporto aereo.

Cosa succede se una compagnia aerea cancella il volo?

La prima cosa che dobbiamo capire è cosa succede se una compagnia aerea cancella il volo. Questo perché in alcuni casi non abbiamo diritto a un risarcimento per la cancellazione o a una compensazione pecuniaria.

Facciamo chiarezza. Non ci spettano soldi e rimborsi se il volo viene cancellato:

  • con 2 settimane di anticipo rispetto alla data di partenza stabilita;
  • se la compagnia ci avverte con un preavviso compreso tra i 7 e i 13 giorni e sostituisce il nostro volo con un altro che parte al massimo due ore prima e arriva con un ritardo minore di 4 ore;
  • se il preavviso è inferiore a una settimana e il volo sostitutivo parte non più di 60 minuti prima dell’altro e arriva a destinazione con un ritardo inferiore alle 2 ore;
  • se ci cancellano il volo per cause eccezionali come instabilità politica, emergenze di carattere meteorologico e sanitario e limitazioni del traffico aereo non dipendenti dalla compagnia. Sono esclusi dalle circostanze eccezionali che bloccano il rimborso i problemi tecnici degli operatori.

 In tutti gli altri casi ci spetta un rimborso se ci viene cancellato il volo. Vediamo come richiederlo e di che entità a seconda delle normative in atto, ovvero il Regolamento Europeo CE 261 per i voli comunitari e la Convenzione di Montreal per quelli internazionali.

Come richiedere rimborso per voli cancellati?

Una volta stabilito che abbiamo diritto al rimborso dobbiamo capire come presentare operativamente la richiesta di risarcimento. Alcune regole sono valide per tutte le tipologie di volo. Altre sono riservate alle tratte comunitarie in cui le tutele sono decisamente maggiori.

Per chiedere la compensazione dobbiamo:

  • procurarci una copia della carta d’imbarco e della documentazione che attesta la prenotazione;
  • annotare gli orari di arrivo o partenza se abbiamo accettato un volo alternativo offerto dalla compagnia;
  • conservare ricevute e scontrini delle spese extra che abbiamo dovuto affrontare in attesa dell’altro volo;
  • chiedere alla compagnia i motivi della cancellazione e successivamente un volo sostitutivo o il rimborso di quello cancellato.

 Le stesse regole valgono anche per i voli internazionali con una eccezione. Se voliamo negli Stati Uniti dovremmo contrattare direttamente con l’operatore la sostituzione del volo perché questi non è obbligato a rimborsarci.

Oltre ai voli sostitutivi previsti in caso di cancellazione in molti casi abbiamo anche diritto a una compensazione in denaro per il disagio arrecato. Questa evenienza è valida solo all’interno della Comunità Europea e prevede:

  • il rimborso di 250 euro per i voli di lunghezza inferiore ai 1.500 km;
  • il rimborso di 400 euro per tutte le tratte comprese tra i 1.500 e i 3.500 km;
  • il rimborso di 600 euro per i viaggi di lunghezza superiore.

 Quanto tempo ho per richiedere rimborso volo cancellato?

 Il tempo limite per presentare la richiesta di rimborso per l’aereo cancellato varia da Paese a Paese e da compagnia a compagnia. In questo caso è fondamentale reperire le legislazioni vigenti nei singoli stati del Vecchio Continente. Pur tuttavia nella maggior parte dei Paesi, Italia compresa, possiamo chiedere il risarcimento nei due anni successivi alla data del volo cancellato. Due anni è anche il tempo limite stabilito dalla convenzione di Montreal per i voli internazionali.

Quanto tempo hanno le compagnie aeree per rimborsare?

Una volta sancito il nostro diritto al rimborso e risolta la pratica a nostro vantaggio, la compagnia avrà tempo per 7 giorni per rimborsarci il costo del biglietto aereo. E potremo ottenere il risarcimento sia in contanti che tramite assegno o bonifico bancario. In alcuni casi l’operatore potrebbe proporci una compensazione tramite buono viaggio o sconto su altri servizi. In questo caso leggiamo bene i documenti che ci troveremo a firmare prima di accettare.

Cosa fare se la compagnia aerea non rimborsa?

Nel caso in cui la compagnia si rifiuti di rispondere nelle 6 settimane successive alla richiesta ufficiale di rimborso, oppure se la compensazione non rispetta le leggi attuali o viene ritenuta insoddisfacente, possiamo rivolgerci direttamente all’Enac, l’ente che regola l’aviazione civile nel nostro Paese. Il tutto compilando il modulo on-line che possiamo reperire direttamente sul loro sito ufficiale.

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