Roma

"La piccola Ludmilla Sole ha bisogno della sua mamma"

“L’hanno allontanata da me con infondati e falsi motivi. Hanno rubato un altro pezzo della mia anima”

Di: Sabrina Cau


Questa è la storia di una giovane mamma romana che lotta per riavere la sua bambina di appena 9 mesi. Il suo nome è Giada Pizzichillo, classe 1982, è la minore di altri due fratelli. Dopo il diploma si iscrive alla facoltà di giurisprudenza e il suo primo approccio nel mondo del lavoro inizia molto presto, nel campo della ristorazione, con il suo papà.

Giada si racconta a Sardegna Live e parla del suo carattere forte e determinato. Fin da piccola sa bene quali sono i suoi desideri e quali obiettivi vuole raggiungere,  ma “spesso la vita ci mette alla prova in mille modi diversi e scombussola tutti i nostri piani. I momenti difficili che ho dovuto affrontare sono davvero tanti e ho attraversato ogni tempesta sempre a testa alta”.

Madre di tre bimbi, Ludmilla Sole è la sua quarta figlia.

Ma per comprendere meglio la sua storia cominciamo dall’inizio: a 27 anni incontra un uomo molto più maturo di lei e dalla loro relazione, nel 2011, nasce il suo primo figlio Lorenzo. Il padre del bambino avrebbe preteso immediatamente la circoncisione per motivi religiosi essendo lui di origini marocchine.

“Mi sono rifiutata di far circoncidere mio figlio e dopo circa un mese dalla nascita di Lorenzo lui ci ha lasciati facendo perdere le sue tracce” dichiara Giada ai nostri microfoni.

“Ho continuato a lavorare cercando di non far mai mancare niente a Lorenzo e sostituendomi, per quanto possibile, anche alla figura paterna. Un po’ di tempo dopo il suo abbandono, incontro quello che penso sia l’amore della mia vita, ci sposiamo e da questo matrimonio, nel 2013, nasce Adua. Finalmente Lorenzo e Adua hanno un papà che può prendersi cura di loro”

Tutto sembra andare per il verso giusto e Giada, ci rivela, di avere addirittura condiviso con suo marito la sua società nella quale è amministratrice. Tuttavia la sventura sembra prendere piede nella sua giovane vita e, neanche il tentativo di conquistare un minimo di serenità va in porto, infatti  la società fallisce poco tempo dopo.

È orgogliosa quando ci racconta che, nonostante tutto,  non si è mai arresa e ha affrontato anche la successiva prova che la vita aveva in serbo per lei. Rimane incinta di un bimbo che avrebbe dovuto chiamarsi Enea, ma che perde al 5°mese di gravidanza.

“A lavoro facevo turni massacranti, mentre mio marito aveva smesso di lavorare” afferma Giada con le lacrime agli occhi.

“Ho continuato a svolgere il mio lavoro nonostante il bambino fosse già morto dentro di me” prosegue con la voce rotta dal pianto, quel ricordo è ancora vivo e fa molto male.

“Dopo questo episodio sono caduta in uno stato depressivo, ma sono riuscita a reagire grazie all’aiuto di mia madre e di mio figlio Lorenzo. Un giorno, mentre ero a letto disperata mi chiese: ‘mamma mi prepari un piatto di spaghetti al sugo?’ Non so come, ma quella sua semplice richiesta mi diede la forza di alzarmi da quel letto e ricominciare daccapo.

“In seguito all’aborto le discussioni tra me e mio marito diventarono routine quotidiana e spesso sfociarono in maltrattamenti fisici e violenze. Nel 2017, anche se in brutto clima famigliare, nacque anche Zoe. Una nuova vita che avrebbe potuto essere un nuovo inizio, ma non fu così”.

Non fu così perché gli eventi avversi continuavano ad abbattersi su di lei con incredibile frequenza.

“ Mi hanno portato via i miei tre bambini e li hanno collocati in due diverse case famiglia. Tutto questo in seguito a una denuncia di mio marito diventato geloso della mia ultima relazione e,  ad alcuni episodi legati allo spaccio di droga in cui era coinvolto”.

“Ma io non avevo nulla a che fare con il mondo della droga e a causa delle sue violenze mi ero allontanata da lui e mi ero innamorata di un altro uomo”

Un uomo che si rivelerebbe in seguito manesco e aggressivo come se la realtà di Giada fosse imprigionata in un loop continuo di soprusi e maltrattamenti. “Ho subito violenze sessuali, abusi fisici e psicologici da chi diceva di amarmi”.

Ad ottobre 2020 scopre di essere nuovamente incinta e il 18 giugno 2021 nasce Ludmilla Sole. Giada ci racconta di essere ricorsa a tutte le sue forze per essere una buona madre e, seppur con il cuore a pezzi per i suoi tre bimbi lontani, ha cercato  di trasmettere tutto l’amore possibile alla sua bambina che dopo varie peripezie, venerdì 23 luglio 2021, le viene portata via.

“Sole è nata in un clima emotivo, familiare ed economico più sereno, mi è stata portata via per un accanimento dell'assistente sociale che io non riesco a capire. Forse lasciando con me la mia ultima bambina avrebbero dovuto restituirmi anche gli altri tre?  L’hanno allontanata con infondati e falsi motivi. Hanno rubato un altro pezzo della mia anima” denuncia Giada.

“Non mi arrendo e combatterò per riavere tutti i miei quattro figli con me”

L’avvocato Gian Luca Gismondi, responsabile della Federazione del “Movimento Idea Sociale” di Roma, ha sempre aiutato Giada nelle sue battaglie e il 14 marzo alle 9,30, davanti al tribunale dei Minorenni di Roma, ci sarà una manifestazione affinché il tribunale disponga il ritorno in famiglia della piccola Ludmilla Sole.

“ L’avvocato Gismondi mi ha sempre sostenuto e sarà anche grazie a lui se Sole potrà finalmente ritornare a casa. La mia piccola ha bisogno della sua mamma, ha solo 9 mesi”, conclude Giada.

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