Sassari

Criminalità a Sassari, migliaia di cittadini protestano nonostante il maltempo

Residenti e operatori del centro storico di Sassari hanno deciso di dire "No" all'ondata di criminalità che ha travolto la città, con una fiaccolata 'per la legalità' che si è svolta questa sera

Criminalità a Sassari, migliaia di cittadini protestano nonostante il maltempo

Di: Redazione Sardegna Live


Un'ondata di criminalità ha travolto il centro storico di Sassari : scontri fra bande di spacciatori rivali, prima con coltelli e machete, il giorno dopo con colpi di pistola esplosi per strada, in pieno giorno e residenti e operatori del quartiere hanno deciso di dire "No" al venire meno della sicurezza nelle strade della città del Nord Sardegna, con una fiaccolata 'per la legalità' decisa venerdì sera al termine di una riunione con il Comitato centro storico, la Curia, l'Intergremio e le associazioni che lavorano nel quartiere e che si sta svolgendo questa sera.

Il corteo pacifico, partito alle 18, al quale hanno aderito duemila sassaresi nonostante il maltempo, terminerà con l'arrivo davanti all'istituto San Donato , previsto per le 21:30, dopo aver percorso le vie del centro.

" Ora abbiamo raggiunto il culmine. Non ci fermeremo sino a quando non verremo ascoltati e il quartiere messo in sicurezza ", aveva dichiarato la dirigente dell'istituto comprensivo di San Donato, Patrizia Mercuri. " Partiamo con la fiaccolata ma - aveva spiegato la preside - abbiamo concordato una serie di azioni: fissare un immediato incontro con la prefetta, coinvolgere il Consiglio comunale, mettere subito in sicurezza la zona fragile intorno alla scuola, chiedere presidi e pattugliamenti stabili, varare un piano strategico di zona che coinvolga tutte le forze positive di chi ci lavora e risiede, che non sono poche ".

I bambini della scuola di San Donato, il rione più colpito dal fenomeno dello spaccio di droga, prostituzione e malavita, hanno aperto il lungo serpentone di persone partito da piazza Sant'Antonio, che ha ricevuto il plauso dei residenti affacciati ai balconi e sull' uscita delle case.

I residenti della città antica, insieme a politici e anche rappresentanti della comunità senegalese, hanno protestato con slogan come " Via da qua, San Donato non ci sta " .

" Il centro storico appartiene a tutti, vogliamo sicurezza, chiediamo un presidio delle forze dell'ordine e un piano strategico di zona che coinvolga residenti, associazioni, operatori che lavorano nel quartiere ", ha detto sempre Patrizia Mercuri, dirigente dell'istituto comprensivo di San Donato e organizzatrice della manifestazione insieme con il Comitato centro storico, la Curia, l'Intergremio.

" Questa iniziativa serve alla città. Quello che sta succedendo qua è devastante dal punto di vista sociale e va affrontare come in altre parti d'Italia si è affrontata la delinquenza organizzata " , sono state le parole del sindaco Nanni Campus, nel cuore del corteo con i suoi assessori e consiglieri.

"Non c'è più sicurezza per gli abitanti, per i bambini. Dobbiamo fare di tutto per fermare i narcotrafficanti che dominano al centro storico, dobbiamo parlarci e trovare le soluzioni adatte", ha affermato invece Sene Amadou Ianine, presidente della comunità senegalese.

Un vertice convocato in prefettura la mattina di lunedì 30 ottobre affronterà il tema dell'emergenza criminalità degli ultimi giorni.

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