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E’ morto a 84 anni Ernesto Pellegrini, storico presidente dell’Inter e noto imprenditore milanese. Pellegrini era stato alla guida del club nerazzurro dal gennaio 1984 al febbraio 1995, periodo in cui il club visse alcuni dei suoi momenti più importanti degli anni Ottanta e primi anni Novanta.
Origini e carriera imprenditoriale
Nato a Milano il 14 dicembre 1940, dopo un primo impiego come contabile presso la Bianchi, nel 1965 fondò a soli 24 anni l’“Organizzazione Mense Pellegrini”, intuendo le potenzialità del settore della ristorazione collettiva durante il boom economico italiano. Nel 1975 l’azienda divenne Pellegrini S.p.A., espandendo progressivamente i suoi servizi (ristorazione aziendale, sanitaria e scolastica, servizi di igiene ambientale e welfare aziendale). Con il passare degli anni, sotto la sua guida la società crebbe fino a un fatturato di centinaia di milioni di euro e migliaia di dipendenti in tutta Italia.
L’ingresso nell’Inter e la presidenza (1984‑1995)
Nel 1979 Pellegrini entrò a far parte del consiglio d’amministrazione nerazzurro dopo aver scritto una lettera all’allora presidente Ivanoe Fraizzoli per proporsi come sostenitore finanziario del club. Il 18 gennaio 1984 acquistò l’Inter da Fraizzoli per circa sette miliardi di lire, diventandone il 17° presidente.
Durante la sua presidenza, l’Inter conobbe il cosiddetto “Scudetto dei record” nel campionato 1988‑89 sotto la guida di Giovanni Trapattoni: la squadra, trascinata da Walter Zenga, Giuseppe Bergomi, Lothar Matthäus, Andreas Brehme e i bomber Aldo Serena e Ramón Díaz, totalizzò un punteggio storico che rimase a lungo senza eguali. Oltre a quel tricolore, nei suoi undici anni alla guida Pellegrini portò la Beneamata a conquistare due Coppe UEFA (1990‑91 e 1993‑94) e una Supercoppa Italiana.
Nel febbraio 1995 cedette la società a Massimo Moratti: quell’anno l’Inter, in una fase di difficoltà di risultati, venne rilanciata dal nuovo presidente con il richiamo di grandi ex campioni della “Grande Inter” e una riorganizzazione complessiva del settore dirigenziale.
Attività successive e riconoscimenti
Dopo l’addio alla presidenza, Pellegrini rimase un tifoso appassionato dell’Inter e continuò a seguire la sua azienda, che rimase leader nel settore della ristorazione organizzata. Nel 2020 venne inserito nella Hall of Fame dell’Inter e, due anni dopo, nel 2022, entrò anche nella Italian Football Hall of Fame, riconoscendo il suo contributo al calcio italiano e alla storia nerazzurra.
Con la sua morte si chiude un capitolo significativo per l’Inter e per il mondo dell’imprenditoria milanese: Pellegrini viene ricordato come il presidente capace di coniugare ambizione sportiva e visione manageriale, contribuendo a rendere l’Inter protagonista in Italia e in Europa e, proprio in un giorno storico per il popolo nerazzurro – quello della finale che potrebbe consegnare ai milanesi la quarta Champions League della loro storia – viene a mancare portando con sé un importante pezzo di storia del club.