Alla vigilia di Cagliari-Como, l’allenatore del rossoblù Davide Nicola fa la conta di infortuni e acciaccati per la trasferta di domani. Due assenze, Mina e Coman, e qualche problema per Jankto, Kingstone, Pavoletti, Gaetano e Luperto. Nicola porterà con sé i Primavera Pintus e Vinciguerra.

"A tre gare dalla fine gli acciacchi un po' si sommano - ha detto l'allenatore nella conferenza stampa della vigilia - A parte Mina, che continua il suo recupero, non ci sarà Coman, alle prese con un fastidio al tendine d'Achille, speriamo di recuperarlo per le prossime. Dovremo valutare Jankto e Kingstone per un problema alla caviglia, e Luperto, non al meglio: verrà comunque con noi, ma non correremo dei rischi".

"Stiamo gestendo i carichi di lavoro di Pavoletti e Gaetano - ha proseguito il tecnico -, ad entrambi va fatto un plauso particolare: Leo con il suo spirito è trainante per il gruppo, Gianluca va ringraziato perché sta gestendo in maniera oculata le sue condizioni, mettendosi sempre a disposizione".

Una prestazione positiva domani potrebbe significare salvezza aritmetica: "Andremo a Como rispettando l'avversario ma per fare la nostra partita, con la convinzione che giocando di squadra potremmo dire la nostra. La gara contro il Como è stata preparata come le precedenti: non è l'ultima - ha chiarito Nicola - ne mancano ancora tre alla fine della stagione, pertanto ogni gara ti dà l'opportunità di raggiungere il nostro obiettivo. Prima sarà conquistato e meglio sarà, ma al contempo non dobbiamo farci prendere dalla frenesia. Dobbiamo essere consapevoli di questo. Sarà un'altra gara difficile, contro un avversario di valore, da approcciare nel migliore dei modi".

L'allenatore è fiducioso: "Siamo in crescita, la costruzione di questa squadra è stata oculata e sta portando dei risultati". Non solo calcio: "Ieri - ha raccontato Nicola - ho visto in diretta tv la proclamazione di Papa Leone XIV, mi è piacito particolarmente come si è posto, per la sua semplicità, raccogliendo l'eredità di un grande Papa come Francesco. Mi ha colpito il messaggio che ha voluto lanciare, ha ripetuto molto spesso la parola pace. Gli auguro una gran bella missione".