La Sardegna viene ancora descritta come un luogo dove nulla funziona, ma spesso i dati utilizzati non tengono conto dei progressi degli ultimi mesi. Ho sempre scelto la trasparenza e la lealtà verso i cittadini: non ho mai promesso soluzioni facili né tempi rapidi. Per ricostruire dalle macerie lasciate da chi ha anteposto interessi personali a quelli collettivi servono tempo e sacrifici. Questo è il nuovo patto di responsabilità che ho stretto con i sardi”. Così la presidente della Regione Alessandra Todde.

Comprendo quanto sia difficile accettare le attese per una risonanza o una TAC, e mi arrabbio quando i miei concittadini devono partire per curarsi. È più semplice criticare che lavorare insieme, ma io e la Giunta abbiamo la responsabilità di cambiare le cose. Spesso mi fermate per strada e mi incoraggiate ad andare avanti: per questo oggi voglio ricordare ciò che è stato fatto in 17 mesi di governo”, ha aggiunto.

Tra le azioni: riattivati reparti a Iglesias e Nuoro, istituita la rete oncologica e avviato il Registro Tumori. Sperimentata la telemedicina, partita la presa in carico dei cronici, avviato il percorso per l’Ospedale dei Bambini e rilanciati i laboratori di ricerca. La Regione ha anche approvato una legge di riorganizzazione, adeguato i tariffari Lea, avviato la gara per il CUP unico regionale, chiuso i conti 2022, aggiornato i bilanci e introdotto nuove linee guida per i centri antiviolenza.

Va tutto bene? No. Ma passo dopo passo la sanità sarda sta cambiando. Non con slogan, ma con lavoro, coraggio e fiducia”, ha concluso Todde.