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Sul tema della realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili in aree idonee, "stiamo valutando in queste giorni la revisione degli aspetti messi in risalto in una delle sentenze del Tar Lazio. L'impegno è di delineare rapidamente dei criteri specifici e uniformi attraverso un confronto inclusivo con le Regioni e i ministeri concertanti, in modo da dare definitivamente al Paese un assetto stabile per lo sviluppo delle rinnovabili e la loro corretta integrazione nel sistema elettrico". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin rispondendo al question time alla Camera.
Per ridurre "il rischio di sovrapproduzione da fonti rinnovabili in alcune fasce orarie e, quindi, di mancato dispacciamento - ha aggiunto Pichetto Fratin - sono state adottate misure che promuovono lo sviluppo di sistemi di accumulo, principalmente di batterie e di impianti di accumulo idroelettrico, funzionali a conservare l'energia elettrica nelle ore di maggiore produzione, e a renderla poi disponibile nelle ore di minore apporto".
In particolare, "per la tipologia utility scale, nel 2024 è stata approvata la disciplina del meccanismo di contrattualizzazione a termine di nuova capacità di accumulo (Macse), basato su procedure competitive svolte da Terna, con una programmazione temporale dei fabbisogni che terrà conto sia dello sviluppo atteso della capacità di generazione da fonti rinnovabili, sia dell'evoluzione della rete di trasmissione. La prima asta si terrà il prossimo mese di settembre - ha reso noto il ministro - L'Arera è in procinto di definire i parametri tecnico-economici per la presentazione delle offerte, dopo aver concluso di recente la consultazione pubblica relativa ai propri orientamenti in materia".