A Palermo, presso l'ISMETT-UPMC, una madre di 77 anni, Maria Teresa Terrasi, ha donato un rene alla figlia Rosa Cordaro, affetta da insufficienza renale cronica. Questo trapianto da donatore vivente rappresenta un caso eccezionale, poiché la donatrice è tra le più anziane in Italia ad aver effettuato una donazione di questo tipo. "Quando ho saputo che potevo donare il rene a mia figlia - racconta Teresa - non ho avuto alcun dubbio. Ho potuto fare questo intervento perché il mio corpo, il mio fisico, non ha problemi particolari. Posso dire che lo rifarei, perché grazie a questo gesto ho potuto alleviare le sofferenze di mia figlia".

L'intervento è stato eseguito con tecniche chirurgiche avanzate, come la nefrectomia laparoscopica, che riduce i tempi di recupero e minimizza le complicanze post-operatorie. La donatrice è stata sottoposta a un rigoroso processo di valutazione pre-operatoria per verificarne l'idoneità, anche alla luce dell'età avanzata. "Questo intervento - spiega Barbara Buscemi, responsabile medico del programma di trapianto di rene di Ismett-Upmc - dimostra che non conta l'età anagrafica, come tutti noi medici sappiamo, ma l'età biologica. La signora Teresa è una delle donatrici più anziane d'Italia, avendo compiuto 77 anni al momento della donazione, ma il suo decorso post-operatorio è stato lineare. Si è alzata già il giorno dopo l'intervento ed è stata dimessa in tempi molto brevi".

La paziente, Rosa, era iscritta in lista d'attesa per un trapianto da donatore deceduto, ma i tempi erano lunghi e le sue condizioni peggioravano. "Mia madre, a un certo punto, si è detta disposta a donarmi il rene. All'inizio ero preoccupata, speravo mi chiamassero per un trapianto da cadavere, ma poi mi sono affidata ai miei medici ed è andato tutto bene".

Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, in Italia, tra il 2002 e il 2022, sono stati effettuati 4.599 trapianti di rene da donatore vivente, con una sopravvivenza dei pazienti del 98,7% a un anno e del 96,8% a cinque anni dal trapianto. Studi clinici indicano che l'età del donatore vivente non influisce significativamente sulla durata del trapianto, con sopravvivenze a 10 anni superiori al 74% anche in presenza di donatori over 60.